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Mondiale di Formula 1 - Stagione 2018

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2018 18:10
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28/10/2018 00:21

F1, Messico: Ricciardo, che pole! Beffa Verstappen: 2°.
Terzo Hamilton, 4° Vettel

L'australiano della Red Bull in Messico strappa nel finale il miglior tempo in qualifica al compagno di squadra.
Terzo l'inglese, poi la Ferrari di Seb, Bottas e Raikkonen


Con un guizzo prodigioso Daniel Ricciardo brilla nella qualifiche del GP del Messico. Su pista asciutta l'australiano della Red Bull sigla il tempo di 1'14"759, conquista la pole e strappa il primato al compagno Verstappen per soli 26 millesimi. Per l'olandese quasi una doccia fredda dopo essere stato a lungo il migliore nelle sessioni precedenti, ma il suo secondo tempo dà la conferma dell'elevato rendimento della Red Bull su questa pista. In seconda fila ecco Hamilton, a 0"135, e davanti a Vettel, 4° a 0"211, mentre in terza fila ci sono Bottas, 5°, e Raikkonen, 6°. A completare i dieci le Renault di Hulkenberg, 7°, e Sainz, 8°, e le Sauber Alfa Romeo di Leclerc, ottimo 9°, davanti al compagno Ericsson.

LA Q2 — In Q2 tutti i big passano il taglio utilizzando le gomme Ultrasoft, che 'calzeranno' alla partenza, con il miglior tempo di Verstappen in 1'15"640 davanti a Hamilton (1'15"644) e Vettel (1'15"715), con Ricciardo 4° (1'15"845) e Raikkonen 6° (1'15"996). Entrambe la Sauber Alfa Romeo qualificate, con Leclerc 9° e Ericsson 10°. Eliminati, nell'ordine, Ocon, Alonso, Perez, Hartley e Gasly.

LA Q3 — In Q3 miglior tempo della Mercedes di Bottas in 1'15"580 davanti a Hamilton (1'15"673) e Verstappen (1'15"756). 5° Vettel (1'16"089) e 8° Raikkonen (1'16"446), mentre vengono eliminati Grosjean, Vandoorne, Magnussen e le Williams di Stroll e Sirotkin.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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28/10/2018 00:24

F1, Messico, Ricciardo: "Sono esaltato".
Vettel: "Ok, siamo vicini"

L'australiano euforico dopo la pole in Messico: "Sapevo di potercela fare, l'ho soffiata a Max per un soffio".
Verstappen: "Qualifiche da schifo".
Hamilton: "3° è buono, ma Red Bull ha gran passo".
Seb: "La macchina va bene e sul dritto siamo più veloci degli altri, ma tutto dipenderà dalle gomme"


È raggiante Daniel Ricciardo dopo la pole del GP del Messico, conquistata per soli 26 millesimi sul compagno Verstappen. "Sapevo di avere del potenziale che era lì da qualche parte - dice l'australiano della Red Bull -, non abbiamo fatto delle libere perfette mentre Max ha avuto un grande passo e sapevo che dovevo mettere insieme un giro pulito e perfetto per farcela. Alla fine dopo il primo settore non ero convinto di avercela fatta, poi ho sentito che ero in pole e mi sono rilassato un attimo. Sono assolutamente esaltato, pensavo che la pole fosse di Max, ma l'ho strappata per un soffio. È bellissimo per il team, è la conferma del buon livello su questa pista".

VERSTAPPEN — Verstappen, 2°, mastica amaro: "Un po' tutte le qualifiche hanno fatto schifo per me. - dice l'olandese -. Ho faticato facendo degli errori in frenata e non sono riuscito a rispettare le promesse anche perché il comportamento della macchina non era corretto, ma il secondo posto non è male. Non sono sicuro che riusciremo a risolvere questi problemi per la gara, ma vedremo".

HAMILTON — Hamilton, 3°, sa come accontentarsi: "Sono davvero molto contento, il venerdì è stato molto difficile, eravamo indietro e non ci aspettavamo di arrivare a questo risultato - dice l'inglese della Mercedes -. Essere alle spalle delle Red Bull non è negativo, il terzo posto non è male: non credo di avere il passo per stare con loro in gara, ma lotterò per fare il massimo, anche se ci sono due tori davanti. Cercherò di stare lontano dai problemi in avvio e poi di giocarmi le mie carte".

VETTEL — Vettel, 4°, resta positivo: "Le Red Bull hanno fatto la differenza nella curve, ma sono abbastanza contento della, è stata una buona sessione, la macchina va bene siamo tutti vicini - dice il tedesco della Ferrari -. Nel secondo tentativo dovevo provare a fare qualcosa di più, ma non ci sono riuscito. La partenza? La strada fino alla curva 1 è molto lunga e noi abbiamo una velocità superiore agli altri sul dritto, ma credo che tutto dipenderà dalle gomme". Raikkonen, 6°, spiega così la sua posizione: "Eravamo andati meglio al mattino, poi non sono riuscito a mettere insieme un giro perfetto ed ecco il risultato. In gara al via le prime curve saranno decisive".

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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28/10/2018 23:17

Messico, trionfa Verstappen sulle Ferrari. Hamilton 4° è campione!

L’olandese della Red Bull si è aggiudicato il GP davanti a Vettel e Raikkonen.
Lewis ai piedi del podio si è laureato iridato per la quinta volta,
eguagliato il record di Juan Manuel Fangio


GP del Messico a Max Verstappen, titolo mondiale a Lewis Hamilton. La stagione 2018 ha dunque eletto il suo campione, degnissimo. L’inglese della Mercedes è ufficialmente entrato nell’Olimpo della Formula 1, quello su cui erano saliti sin qui solo Michael Schumacher, che di titoli ne ha 7, e Juan Manuel Fangio, che Hamilton ha appena raggiunto a quota 5. Non ci è riuscito con una vittoria perché l’olandese terribile della Red Bull ha bissato il successo di Zeltweg con una gara autorevole, in testa dall’inizio alla fine a parte una breve parentesi legata ai pit stop. Il futuro di questo sport è davvero nelle sue mani. Ma il presente è tutto di Lewis, cui oggi bastava chiudere tra i primi 7 per laurearsi campione: il quarto posto finale dietro alle Ferrari, per quanto anonimo e difficile per tanti problemi di degrado alle gomme, è stato più che sufficiente. E chissà che nella telefonata avuta con Niki Lauda la scorsa settimana, il tre volte iridato austriaco non gli abbia davvero consigliato di chiudere il discorso senza correre rischi inutili.

RIMPIANTI FERRARI — E la Ferrari? Sebastian Vettel ha chiuso secondo, ritrovando un po’ di autostima con una gara solida, impreziosita da due bei sorpassi ai danni di Ricciardo e Hamilton. Ma forse tutto questo non fa altro che aumentare i rimpianti perché se la Ferrari, tra Austin e oggi, ha dimostrato di essere così competitiva, gli errori del passato non possono che lasciare tanto amaro in bocca. Kimi Raikkonen ha terminato con un altro podio: il Cavallino può solo pensare a chiudere bene le ultime due gare di Interlagos e Abu Dhabi.

LO START — E dire che lo start migliore era stato proprio di Hamilton: dalla terza posizione è stato un fulmine a infilarsi subito tra le due Red Bull. Poi ha tentato addirittura di prendere la prima piazza, ma Verstappen, all’interno, ha allungato la staccata e mantenuto la testa della gara. Dietro di loro Ricciardo e Vettel, che ha dovuto difendersi con le unghie dall’assalto di Bottas (c’è stato anche un piccolo contatto di gomme), seguito a sua volta dalla seconda Ferrari di Raikkonen. Si è subito ritirato per problemi tecnici alla sua McLaren Fernando Alonso.

PRIMA SOSTA — Le Mercedes dopo 11 giri hanno deciso di rientrare ai box per montare le gomme supersoft, sia con Hamilton sia con Bottas, copiati al 12° giro da Ricciardo e al 13° da Verstappen. La Ferrari ha tenuto in pista Vettel e Raikkonen, che è stato presto scavalcato da Verstappen, Hamilton e Ricciardo. Poi dopo 5 giri le rosse sono rientrate, nelle stesse posizioni dopo il pit stop ma, a livello teorico, con gomme un po’ più fresche dei rivali. Al 20° giro, dunque, Verstappen era in testa con 9” su Hamilton, 11” su Ricciardo e 13 su Vettel.

SORPASSI SEB — Al 34° giro il ferrista è riuscito a scavalcare sul rettilineo principale la Red Bull di Ricciardo grazie ai doppiati Leclerc e Perez che erano in lotta tra loro. Seb si è così lanciato all’inseguimento di Hamilton, in difficoltà col degrado delle gomme: e al 40° giro lo ha passato, lanciandosi all’assalto di Verstappen. Al 48° giro emozioni con Ricciardo che ha scavalcato Hamilton, finito largo in frenata con gomme praticamente andate (difatti è rientrato subito a cambiarle). Nello stesso giro Vettel ha montato le ultrasoft, seguito il giro dopo da Verstappen che è andato in marcatura montando le supersoft.

FUORI RICCIARDO — Non è rientrato Ricciardo, che così si è ritrovato tra Verstappen e Vettel. Ma al 62° passaggio, tanto per cambiare, un nuovo problema tecnico ha costretto al ritiro l’australiano: ottavo k.o. stagionale per un guasto, a dir poco sconcertante. Col timore che potesse accadere qualcosa anche a lui, Verstappen ha chiesto ai box di controllare bene la potenza del suo motore: per sua fortuna non ci sono stati problemi e Max è andato a vincere davanti alle Ferrari. Per Hamilton niente podio, ma pazienza: il quinto titolo è comunque suo.

Giusto Ferronato

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28/10/2018 23:20

Hamilton, sei grande come Fangio. E Schumi non è lontano...

L’inglese è entrato nel ristrettissimo club dei vincitori di 5 mondiali:
quest’anno la ciliegina di una vittoria arrivata senza disporre a lungo della vettura migliore.
Ora può puntare ai record del tedesco, non più così irraggiungibili


Cinque mondiali vinti come Juan Manuel Fangio vogliono dire grandezza. Ma fa ancora più impressione pensare che con quelli sfiorati nel 2007 e nel 2016, assolutamente alla portata, oggi Lewis Hamilton avrebbe lo stesso numero di titoli di Michael Schumacher. Fernando Alonso, il suo primo avversario in Formula 1 in McLaren, in quell’ormai lontano 2007, aveva già capito tutto fin dalle prime sessioni. Perché i forti riconoscono immediatamente i forti.

QUEL 2007 RIVELATORE — Fresco di due titoli in Renault, lo spagnolo approdò a Woking per continuare a vincere, ma trovò sulla sua strada proprio il primo Hamilton, e fu mega-rissa (sportiva). Ron Dennis, che per un certo periodo era riuscito a far convivere due come Senna e Prost, in questo caso non poté nulla: pensando alla forza, al carisma e alla voglia di vincere di Lewis e Fernando nelle stagioni successive, non è difficile capire perché Dennis fallì. Ad Austin proprio Alonso ha reso il massimo degli onori a Hamilton, seduto al suo fianco in conferenza stampa: “Si capiva che quel ragazzino arrivato con me in McLaren nel 2007 avrebbe vinto molto. I cinque più grandi di sempre della F.1? Schumacher, Fangio, Hamilton, Senna e Prost”. Al netto della minor considerazione di Alonso per Vettel, sono state parole di grande rispetto.

RISPETTO — Un rispetto che al di là dei numeri, imponenti come le 71 vittorie e le 81 pole, il 33enne di Stevenage anche quest’anno si è guadagnato sul campo. Il quinto mondiale che gli fa raggiungere Fangio non poteva essere banale, e in effetti Lewis ha dipinto un capolavoro. Non è stato il campionato della Mercedes, il 2018 porta la firma di Hamilton. L’inglese non ha avuto la macchina migliore, per tutta la prima parte del campionato ha dovuto giocare in difesa, contro una rossa che pareva difficile da contenere. Il Cavallino è riuscito a mettere in pista una vettura potente, agile, un’arma pericolosa. Ma lui non si è perso d’animo, ha trascinato il suo team, sfruttato gli errori che Sebastian Vettel gli ha servito, e quando a Maranello hanno vacillato, ha accelerato implacabile, piazzando la botta decisiva a Monza, in casa dei rivali che avevano monopolizzato la prima fila.

VERSO I RECORD — E adesso? Davanti a lui ci sono altri due anni di contratto con la Mercedes e una vita interamente focalizzata sulla Formula 1, alternata ad apparizioni in eventi mondani e modaioli che hanno un doppio potere, di ricaricarlo (non stancarlo) e aumentare esponenzialmente la sua aurea di personaggio globale. Lo ha detto anche Ross Brawn, uno che Michael Schumacher lo ha conosciuto da vicino: “Hamilton può raggiungere Michael e i suoi record”. I 7 titoli e le 91 vittorie, per uno arrivato a un livello così, non sono più impossibili.

Giusto Ferronato

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28/10/2018 23:23

Hamilton: “Io come Fangio? È incredibile. Grazie Mercedes”

L’inglese si gode il titolo:
“Sensazione surreale, bellissimo completare questo percorso che è iniziato nel 2013.
Oggi ho faticato, ho solo cercato di portare la macchina al traguardo.
Ringrazio la squadra e la mia famiglia, senza la quale non sarei qui”



“Sono qui dal 2013, eguagliare quello che ha fatto Fangio con la Mercedes è una sensazione incredibile. È una sensazione molto strana quella che provo ora”. Sono queste le prime parole di Lewis Hamilton dopo aver vinto per la quinta volta in carriera il titolo mondiale di Formula 1. Prima delle interviste anche un bell’abbraccio con Sebastian Vettel, un sincero atto di stima tra i due grandi rivali di questo campionato.

GRAZIE — “Voglio ringraziare il mio team, non ho vinto il Mondiale qui ma grazie al loro duro lavoro in tantissime gare - ha aggiunto dopo il britannico dopo il quarto posto nel Gran Premio del Messico - ringrazio chi ha lavorato in fabbrica e tutti i nostri partner perché non ho vinto il Mondiale qui ma in tutte le altre gare. Ringrazio anche la mia famiglia perché se non fosse stato per il duro lavoro di mio padre non sarei qui”.

GARA DIFFICILE — Sulla corsa odierna Lewis ha ammesso che “è stata una gara orribile, ero partito benissimo, stavo recuperando posizioni poi non so cosa sia successo, ho faticato tantissimo - ha concluso - Ho cercato di tenere duro e di portare la macchina al traguardo”.

Gasport

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28/10/2018 23:26

Verstappen: “Stanotte non ho dormito”.
Vettel: “Complimenti a Lewis”

Il pilota della Red Bull dopo il successo: “Ero determinato a vincere”.
Seb, arrivato 2°: “Giornata non semplice, mi sento svuotato”.
Kimi: “Fatto il massimo”.
Arrivabene: “Complimenti a Hamilton, ma per il costruttori non ci arrendiamo”



Il GP del Messico ha regalato la vittoria a Max Verstappen, ma soprattutto la conquista del quinto titolo mondiale da parte di Lewis Hamilton piazzatosi al 4° posto. Hanno completato il podio Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen che tengono vive le speranze per il titolo costruttori. Il vincitore di giornata ha commentato il primo posto conquistato: “Stanotte non ho dormito, ero determinato a vincere oggi e il team è stato fantastico. È stato un peccato perdere Ricciardo, sarebbe stata bella una doppietta. Ora voglio solo festeggiare questo successo”.

VETTEL SVUOTATO — Alle spalle di Max, dopo due accesi duelli con Ricciardo, si è piazzato Sebastian Vettel: “Non è stata una giornata semplice. Titolo meritatissimo per Hamilton, è stato autore di una stagione superba. Mi sarebbe piaciuto lottare più a lungo. Dove ho perso il mondiale? Non è il momento di fare questa domanda, voglio solo fare i complimenti a Lewis”.
Poi, più a freddo, non ha nascosto la delusione per questa stagione: “Hamilton è stato super forte quest’anno, più forte di me e di noi. Non mi piace perdere, non sono qui per perdere. Oggi mi sento un po’ svuotato, per questo non so cosa dire. È stato un anno certamente difficile per noi, anche per me, diverso dall’anno scorso, dobbiamo migliorare tante cose per il futuro, ringrazio i tifosi e la mia squadra. Il Mondiale costruttori? Proveremo a fare tanti punti per finire davanti alle Mercedes”. Terzo posto, dopo la vittoria di una settimana fa, per Kimi Raikkonen: “Oggi le gomme sono durate abbastanza. La posizione è la migliore che potessimo ottenere. Qui negli Stati Uniti abbiamo ottenuto ottimi risultati, ma vogliamo sempre di più. Ci sono ancora due gare da disputare e cercheremo di fare ancora meglio”.

PARLA ARRIVABENE — Il team principal Maurizio Arrivabene è sportivo: “Prima di tutto, complimenti a Hamilton, ha vinto il Mondiale. La nostra squadra non si arrende, l’ho detto molte volte, il Mondiale Costruttori è ancora aperto, abbiamo preso altri punti, non si molla fino alla fine. A questo punto, diventa un dovere. Seb? E’ un ragazzo al quale bisogna stare vicini e non lasciarlo, come del resto anche tutta la squadra, nei momenti di down. Bisogna insistere, adesso dobbiamo buttare tutto alle spalle e a testa bassa pensare alle prossime due gare perché il Mondiale Costruttori è ancora aperto e andare avanti, senza arrendersi mai”.

Gasport

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11/11/2018 00:16

Formula1, Brasile: Hamilton, altra pole; Vettel multato, ma resta 2°

In una qualifica con qualche goccia di pioggia l'inglese della Mercedes chiude davanti al tedesco,
nel mirino per non aver spento il motore nelle operazioni di peso e punito con una reprimenda e una sanzione di 25 mila dollari.
In seconda fila Bottas e Raikkonen


Lewis Hamilton riscatta l’errore dell’anno passato e sulla pista dell’idolo Ayrton Senna ottiene la decima pole della stagione, battendo per soli 93 millesimi Sebastian Vettel in una qualifica con il giallo. Lewis in Q2, mentre stava scaldando le gomme, non ha visto arrivare la Williams di Sirotkin e il russo per evitarlo è stato costretto a mettere le ruote sull’erba che si trova all’esterno della Juncao. La giurisprudenza dice che dovrebbe prendersi una penalità (3 posti), ma l'inglese non è stato nemmeno messo sotto investigazione. Se la cava anche Vettel, investigato perché nella seconda fase della qualifica, sotto gli effetti dell’adrenalina, non spegne il motore al peso, dove viene chiamato, e ripartendo sballa il sistema: per lui reprimenda e multa di 25 mila dollari, ma la sua prima fila è salva.

COSÌ I DIECI — In seconda fila ci sono Bottas e Raikkonen, con Verstappen quinto, mentre Ricciardo, penalizzato dalla sostituzione del cambio, scatterà 11°. Il guaio di Daniel promuoverà Ericsson in terza fila, niente male per lo svedese che il prossimo anno correrà in Indy e che ha preceduto il futuro ferrarista Leclerc. A chiudere i 10 Grosjean e Gasly. Il via della gara alle 18.10.

LA Q2 — La pioggia dà, la pioggia prende. Una volta tanto lo scroscio di pioggia manda all’aria i piani della Mercedes: che prima mima il montaggio delle soft sulle proprie monoposto e poi spedisce in pista entrambe i piloti con le più tenere supersoft. Solo la Ferrari decide per le Pirelli gialle, si qualifica e costringe gli altri a seguirla. Ma con la pista che peggiora, Hamilton (che, non dando strada a Sirotkin, lo ha spinto pericolosamente sull’erba e finirà sotto inchiesta), Bottas, che ottiene il miglior tempo (1’07”227) e i due Red Bull non riescono a migliorarsi. Ma un Vettel troppo impaziente riesce a complicarsi la vita, rifiutandosi di spegnere il motore al peso: il suo comportamento infrange il regolamento e rischia come Lewis una penalizzazione. Impressionante Leclerc che dopo un lungo, recupera la top 10 malgrado sia infastidito dalle gocce di pioggia sulla visiera e il tracciato già viscido; per lui l’ottavo tempo. Finiscono il loro sabato in Q2, Magnussen, Perez, Ocon (che perderà 5 posti sullo schieramento per la sostituzione del cambio), Hulkenberg e Sirotkin.

LA Q1 — Il sole sparisce, sale al 60 per cento il rischio pioggia proprio all’inizio delle qualifiche. Ma la prima sessione si disputa con l’asfalto asciutto, anche se qualche goccia cade su Interlagos, ma con una superficie calda (40°) ciò non costituisce un problema. Si chiude con Verstappen (1’08”205) davanti Raikkonen e Vettel che registrano lo stesso tempo (1’08”452), Hamilton (1’08”464), Magnussen (1’08”474) e Bottas (1’08”492). Con i big ai box, negli ultimi giri si scatena la lotta per superare la Q1: non ce la fa (ed è una sorpresa) Sainz e con lui Hartley, Alonso (che proprio su questa pista ha vinto i suoi due Mondiali nel 2005 e 2006), che si guadagna comunque la standing ovation dal pubblico paulista, Stroll e Vandoorne. Tutti e 6 i motori Ferrari in pista sono tra i primi 10!

Andrea Cremonesi

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11/11/2018 00:20

Formula1 Brasile Vettel e il giallo del peso: "Meglio che stia zitto.."

Il tedesco sul caso della qualifica:
"Con il meteo variabile non avrebbero nemmeno dovuto chiamarci:
non credo che sia giusto che uno perda tempo sulla bilancia
con le condizioni che cambiano, è normale avere fretta!
Per la gara partiamo con una mescola diversa e sono ottimista"


Hamilton è felice per la pole in Brasile, la decima stagionale, e lo fa capire. "La pista era buona, c'era tanta aderenza, come al solito, nonostante qualche goccia, ma erano solo pochi spruzzi di pioggia - dice Lewis -. È stato complicato un po' per tutti, non sapevamo cosa aspettarci, ma abbiamo lavorato molto con gli ingegneri per trovare l'assetto giusto per la macchina e direi che abbiamo fatto un bel lavoro. Le Ferrari però sono molto veloci in questo week end, ma hanno avuto anche più blistering e poi partono con lo mescole soft: scopriremo in gara se sarà la scelta giusta o meno. Sono molto contento di essere in pole qui, anche considerando che ho il disegno di Senna sul casco e che ho avuto un po' di problemi in qualche punto: non pensavo di aver fatto un giro così buono". Poi, ecco il caso dell'ostruzione a Sirotkin: "Eravamo tutti nel giro di lancio e fra tutti noi c’era un po’ di gap, ma di colpo ho visto arrivare una macchina velocissima e ho pensato che fosse nel suo giro veloce, così mi sono spostato ma proprio dove stava andando lui. Il problema è che lui non era nel suo giro veloce, per cui non so cosa pensava di fare. Tutti sappiamo che nei giri di lancio dobbiamo restare distanziati, è stata una manovra irrispettosa...".

VETTEL — Vettel, 2°, smussa ogni polemica e pensa alla gara: "Mi sento bene, la sessione è stata divertente e la pista era buona - dice Seb -. Alla fine ho avuto un piccolo bloccaggio alla curva 8 perché nel secondo tentativo ho esagerato un po' e non sono riuscito a migliorare e lì ho perso un po' di ritmo, ma siamo finiti vicini, sapevo di avere una buona opportunità. Sono soddisfatto nel complesso, la macchina va bene e poi partiremo con una gomma diversa e sono contento di questa variabile: potrebbe essere una buona chance. Il giallo del peso e la bilancia? Meglio stia zitto! Con le condizioni così variabili penso che non avrebbero nemmeno dovuto chiamarci perché non è giusto che qualcuno possa rimanere bloccato lì a perdere tempo: con il meteo che cambia così rapidamente è chiaro che vuoi affrettarti...".

BOTTAS — Bottas, terzo in griglia, si accontenta: "Non sono troppo lontano, qui il margine del distacco è sempre molto piccolo e sapevo di non avere il passo per fare la pole, ho lottato, ma ho più di 2 decimi e ho fatto un errore nel rettilineo opposto".

Gasport

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11/11/2018 23:28

Brasile, vince Hamilton.
Ma Verstappen dà spettacolo.
Ferrari, Raikkonen 3°

L’inglese trionfa e regala alla Mercedes anche il titolo costruttori.
Battuto l’olandese della Red Bull che stava dominando fino a quando Ocon in un doppiaggio lo ha speronato.
Il Cavallino delude e chiude al terzo posto con Kimi, Vettel solo sesto


Ha vinto Lewis Hamilton che partiva dalla pole e la Mercedes è campione del mondo costruttori per il quinto anno di fila. Ma non è stato un copione banale o scontato perché per 44 giri è stato il GP del Brasile di Max Verstappen e della Red Bull, autentici protagonisti della penultima gara della stagione. Hamilton ancora una volta è stato perfetto nel gestire una corsa che aveva preso una brutta piega, quest’anno gli è successo più volte. Non ha commesso errori ed è andato a capitalizzare tutto, nello specifico un folle tentativo di Esteban Ocon di resistere al doppiaggio di Verstappen che stava dominando la gara: incidente, testacoda di Max e Lewis che ringrazia. Ma l’olandese, pur con la macchina danneggiata, è stato incredibile perché fino alla fine ha cercato il successo. Per la Ferrari una giornata anonima, chiusa col terzo posto di Kimi Raikkonen e il sesto di Sebastian Vettel, decisamente un deludente finale di stagione per il Cavallino che dopo la prima fila del tedesco ieri, oggi avrebbe sperato in qualcosa di più.

SUPER MAX — Elettrizzanti i primi 5 giri, con un super Verstappen che si è letteralmente mangiato le due Ferrari, va ricordato entrambe su gomma soft. Al terzo giro ha infilato Raikkonen in fondo al rettilineo d’arrivo e al 4° ha replicato la mossa su Vettel, che era stato beffato al via da Bottas, bravo a infilarsi tra lui e Hamilton per il secondo posto. Nel tentativo di stare dietro all’olandese, Vettel è andato largo dopo poche curve e così Raikkonen lo ha infilato togliendogli il quarto posto. Poi al 10° giro altro capolavoro di Verstappen: scia presa a Bottas e finlandese saltato, manco a dirlo, in fondo al rettilineo d’arrivo. Micidiale.

PRIMA SOSTA — Il primo pit stop lo hanno effettuato le due Mercedes, con Bottas e Hamilton dentro al 19° e 20° giro per montare la gomma media. Verstappen e le due Ferrari hanno proseguito fino al 28° e al 32°, quando sono entrati rispettivamente Vettel e Raikkonen, entrambi riusciti in pista alle spalle di Bottas, 5° dietro a Verstappen, Ricciardo, Hamilton e Leclerc. Un problema a un sensore per Vettel ha spinto la Ferrari a lasciar passare Raikkonen, che così si è messo all’inseguimento di Bottas.

STRATEGIA RED BULL — Grazie a una gestione delle gomme perfetta, la Red Bull ha così deciso di far rientrare Verstappen montando le gomme soft (era partito con le supersoft): sosta al 36° giro e al 40° attacco e sorpasso addirittura a Lewis Hamilton. Dove? In fondo al rettilineo principale in visibilio. E anche Ricciardo è tornato in pista con le soft, lanciandosi all’attacco di Vettel, sorpassato al 46° giro.

DISASTRO OCON — Al 44° giro il disastroso colpo di scena: in un normale doppiaggio sulla Force India di Ocon, Verstappen è stato speronato alla esse Senna ed è andato in testacoda. L’olandese è ripartito mostrando il dito medio al francese, ma col fondo danneggiato e dietro a Hamilton. Davvero un grande peccato per Max, ma ancora più clamoroso e inspiegabile l’errore di Ocon, che da doppiato avrebbe dovuto lasciare strada e invece ha rovinato il fin lì straordinario GP del pilota della Red Bull: per Esteban penalità di stop and go di 10 secondi ai box.

FINALE — Il GP di Vettel si è praticamente concluso al 54° giro col secondo pit stop, mentre Ricciardo ha confermato la qualità di oggi della Red Bull infilando la Mercedes di Bottas al 59° passaggio. Verstappen ha dato l’anima per raggiungere Hamilton, che però ha chiuso davanti. Dietro di loro Raikkonen ha difeso il podio con i denti su Ricciardo, quarto davanti a Bottas, Vettel e Leclerc. Tra due settimane l’ultima gara dell’anno ad Abu Dhabi.

Giusto Ferronato

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Formula1 Brasile Verstappen: "Buttato fuori per colpa di un idiota!"

La rabbia di Max: "Ero a posto, avrei vinto senza quell'incidente con il doppiato".
Ocon: "Ero all'esterno, non ho fatto nulla e lui dopo ha cercato di darmi un pugno".
La Fia punisce l’olandese con due giorni di lavori di pubblica utilità “per deliberato contatto fisico con Ocon”


La rabbia di Max Verstappen, finito in testacoda nella fase del doppiaggio di Ocon, che lo ha urtato alla 'S' Senna (per il francese 10" di penalità), esplode non appena sceso dall'abitacolo: "Ho fatto tutto bene, avevo una grande macchina, ero al comando e avrei vinto e invece per colpa di un idiota sono stato buttato fuori. Ed era a pure doppiato! - la parole dell'olandese della Red Bull -. La strategia era perfetta, avevamo allungato il primo stint e stavamo andando bene: davvero un peccato".

OCON SI DIFENDE — Questa la difesa del francese: "Ero all'esterno, come ho fatto con altri e solo con Verstappen ho avuto problemi - dice Ocon -. La cosa peggiore è che arrivati alle bilance Max mi ha spinto e cercato di darmi un cazzotto. Qualcosa da dirgli? Nulla".

LO SPINTONE — L’episodio dello spintonamento di Verstappen a Ocon non è passato inosservato. Verstappen lo ha commentato così: “ Non è possibile giudicare trovandosi fuori da una situazione del genere. Siamo tutti pieni di passione e impulsivi”. Ma la Fia ha voluto vederci chiaro e al termine di un chiarimento sull’accaduto ha sanzionato Verstappen con due giorni di lavori di pubblica utilità a discrezione della Federazione internazionale “per deliberato contatto fisico con Ocon”. “I commissari - si legge nella nota - comprendono lo stato emotivo Verstappen, e pur solidali con la sua passione, ritengono che per sportivi di questo livello è fatto obbligo di tenere un comportamento appropriato in quanto modelli per i piloti di tutte le categorie e Verstappen in questo è stato inadempiente”.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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11/11/2018 23:33

F1 Raikkonen: "Risultato discreto";
Vettel: "Complimenti alla Mercedes"

GP in chiaroscuro per la Ferrari, a podio con il finlandese, terzo, ma sconfitta nel mondiale costruttori.
Il tedesco: "Sono dispiaciuto, macchina difficile da guidare,
ma faccio le congratulazioni al team di Wolff: sono stati più forti di noi"



Kimi Raikkonen chiude sul podio, terzo, un GP del Brasile che la Ferrari si aspettava migliore: "Non è stato un GP semplice però c'è stata qualche bella battaglia ed è stato divertente: nel complesso il risultato è stato discreto - ha detto a caldo il finlandese della rossa -. Sbagliata la scelta della gomma in partenza? Alla fine le gomme non erano messe male, però era molto difficile superare, soprattutto alla prima curva 1, ma non può ripartire con un'altra gomma, quindi è inutile parlarne".

VETTEL SI CONGRATULA — Abbastanza dispiaciuto Vettel, solo 6°: "È stato un GP difficile, non sono contento del piazzamento, ma ho cercato di fare il massimo - dice Seb -. Le gomme posteriori non avevano blistering, ma erano molto difficili da gestire sul rettilineo e la macchina era difficoltosa da guidare e le Soft al via non sono state un vantaggio perché le Supersoft hanno retto più a lungo di quanto ci potessimo aspettare: speravamo fosse un aiuto, ma alla fine è stato uno svantaggio. Sono però contento del podio di Kimi, anche se abbiamo perso il mondiale Costruttori contro la Mercedes: loro quest'anno sono stati più forti di noi e possiamo solo fare le nostre congratulazioni".

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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11/11/2018 23:35

Wolff: “Battuta una gran Ferrari, è il titolo più bello”

Il team principal della Mercedes esulta per il 5° titolo costruttori:
“Grande duello con Maranello, anche duro ma con rispetto. Però abbiamo ancora fame.
Hamilton? Gran vittoria, pensare che dai dati pareva che il motore non sarebbe arrivato alla fine”



È un Toto Wolff al settimo cielo quello che commenta la vittoria di Lewis Hamilton nel GP del Brasile. Una vittoria sofferta perché Max Verstappen ha dato filo da torcere fino alla bandiera a scacchi (e senza l’incidente con Esteban Ocon probabilmente il finale sarebbe stato diverso). Ma anche e soprattutto perché Lewis ha corso ad handicap: “È incredibile aver vinto anche questa gara perché per mezzo GP avevamo indicazioni che il motore di Hamilton avrebbe ceduto e non sarebbe arrivato alla fine” ha detto Wolff.

DUELLO — Che come team principal esulta due volte perché è arrivata anche la conquista del titolo costruttori, il quinto consecutivo per il team di Stoccarda, un risultato eccezionale: “Il titolo più bello tra tutti? Sì lo è perché c’è stata una lotta incredibile con la Ferrari tutto l’anno, un duello tra due grandi marchi, anche duro, ma con rispetto”. E Hamilton ora che sfida affronterà, attaccherà i record di Michael Schumacher? “Abbiamo tutti fame - ha detto Wolff - ma ora è il tempo di festeggiare”.

PARLA HAMILTON — “Questi ragazzi hanno lavorato davvero sodo. E’ stato un percorso incredibile con loro. Ogni settimana vanno a lavoro e cercano di tirare fuori il meglio, abbiamo serrato le fila e siamo stati uniti. Oggi è stata la miglior gara che potessimo fare”. Queste le parole di Lewis Hamilton al termine del GP. “Abbiamo faticato tantissimo, ho avuto anche problemi al motore, a un certo punto mi sono sentito quasi impotente - ha ammesso il campione del mondo - ringrazio tutti i ragazzi per i loro sforzi continui. Per me è un grandissimo onore vincere, in particolare in Brasile. Il contatto Ocon-Verstappen? Sono cose che capitano nelle gare, non sono rimasto sorpreso. Sono fiero di esser riuscito a star davanti a lui”.

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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25/11/2018 00:22

Formula 1, Abu Dhabi: Hamilton, pole stellare.
Le Ferrari in seconda fila

L'inglese della Mercedes strabilia in qualifica a Yas Marina:
precede il compagno Bottas e le rosse di Vettel e Raikkonen.
Terza linea per le Red Bull di Ricciardo e Verstappen



Hamilton non fa sconti: anche nell'ultimo GP della stagione, ad Abu Dhabi, il campione del mondo della Mercedes partirà in pole position. Con il tempo di 1'34"794, l'inglese sulla pista di Yas Marina precede il compagno Bottas (+0"162), con le Ferrari di Vettel (+0"331) e Raikkonen (+0"571) a riempire la seconda fila. A completare i dieci ecco le Red Bull, con 5° Ricciardo (+0"607) e 6° Verstappen (+0"795) e poi gli altri: 7° Grosjean, 8° Leclerc - molto bravo -, 9° Ocon e 10° Hulkenberg.

LA Q2 — Il più veloce della Q2 era stato Hamilton (1'35"693) davanti a Verstappen (a 0"451, ma con le Hypersoft, diversamente dalla Ultrasoft usate da tutti gli altri big) e Vettel (+0"652) con Leclerc eccellente 5° a 0"887 . Eliminati Sainz, Ericsson, Magnussen, Perez e Alonso, che per il suo ultimo GP partirà dunque 15°.

LA Q1 — In Q1 migliore tempo di Vettel (1'35"775) davanti a Bottas (+ 0"014) ed Hamilton (+0"053), mentre vengono eliminati Hartley, Gasly - poi fermatosi in pista per dei problemi alla sua Toro Rosso -, Vandoorne e le Williams di Sirotkin e Stroll.

Gasport

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25/11/2018 00:24

F1 Abu Dhabi Hamilton "Che auto speciale";
Vettel: "Mi divertirò in gara"

L'inglese dopo la pole:
"Giro perfetto, con questa monoposto ho vissuto emozioni particolari e ci sono legato più di ogni altra".
Il tedesco della Ferrari:
"Loro migliori in qualifica, ma il GP sarà lungo e vorrei chiudere al meglio"


Hamilton è particolarmente felice per la sua pole ad Abu Dhabi, la numero 11 in stagione e ne spiega il perché: "Non è stato tanto perfetto il mio primo giro, mentre nel secondo sono stato perfetto e ho ammazzato tutti e non è facile passare così da un giro all'altro - spiega Lewis -. È davvero una grande sensazione per me fare la pole con questa macchina perché le montagne russe affrontate con questa monoposto mi hanno avvicinato anche emotivamente a lei più di ogni altra macchina che ho avuto in passato. Non è sempre stato semplice, ma è un vero privilegio aver lavorato con questa macchina, questo team e questi mecanici: il loro lavoro e la dedizione messa, compresa quella dei ragazzi in fabbrica mi hanno spinto in tante circostanze. Averne una? Credo che una di queste Mercedes entrerà nel museo della storia delle corse a Stoccarda e poi una non ci starebbe nel mio appartamento: è troppo piccolo..".

BOTTAS — Bottas, secondo, non può che accodarsi: "Il mio obiettivo era la pole, però come team va bene e cercheremo di fare doppietta pure in gara - dice il finlandese -. Credo di aver perso il tempo decisivo nella curva 18, ma lui è andato benissimo e ha fatto un lavoro migliore di me".

VETTEL — Vettel, terzo, trova il modo di sorridere: "Per la gara resto fiducioso, è lunga e dovrei divertirmi - dice Seb -, anche se qui in qualifica potevamo essere più vicini. In Q1 lo eravamo; in Q2 Lewis ha fatto un giro pazzesco con le gomme più dure; in Q3 credo che loro avessero più margine per l'ultimo tentativo e Lewis è stato bravo: con lui si lotta in pista, ma non vedo perché fuori non si possa parlare o scherzare. Quest'anno io mi sono divertito, ma lui più di me e non vedo l'ora di salire sulla mia vettura per chiudere al meglio la stagione".

Gasport

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25/11/2018 18:01

Abu Dhabi, trionfa Hamilton.
Ferrari, Vettel è 2°. Podio Verstappen

L’inglese della Mercedes vince l’11° GP stagionale e celebra il suo 5°
titolo iridato davanti al tedesco e all’olandese della Red Bull.
Raikkonen ritirato per un problema tecnico all’ultimo GP col Cavallino


Il Mondiale 2018 va in archivio nel segno di Lewis Hamilton. Tanto per cambiare. L’inglese campione del mondo ha vinto anche l’ultima gara della stagione, che non aveva più niente da dire per quanto riguarda i verdetti sportivi, solo confermare che Mercedes, Ferrari e Red Bull sono le vetture di riferimento. Dietro a Lewis, all’11ª vittoria della sua straordinaria stagione, quella che lo ha consacrato pentacampione, si è piazzato Sebastian Vettel con la Ferrari.

CONVINZIONE — Seb sperava di ritrovare un po’ di convinzione e morale vincendo: non ci è riuscito perché la Lewis, che ieri si è preso un’altra pole, non gli ha dato possibilità di avvicinarsi. Seb ha preceduto Max Verstappen, penalizzato da un avvio al rallentatore poi rimediato con accesi duelli in pista, soprattutto con Esteban Ocon, bellissime scintille dopo lo scontro in Brasile. Quarto e quinto posto per Valtteri Bottas e Daniel Ricciardo. Fuori Kimi Raikkonen, appiedato dalla sua Ferrari proprio all’ultimo GP col Cavallino. Un peccato, come un peccato l’ultimo GP di Fernando Alonso in F.1 chiuso all’11° posto, appena fuori dalla zona punti. Ma lo spagnolo via radio ha chiarito al suo team che “di punti in F.1 ne ho 1800...”, l’ennesimo spiritoso messaggio di un campione che non è detto non ritorni.


SPAVENTO HULKENBERG — Allo start attimi di paura per Nico Hulkenberg, che ha infilato la Haas di Romain Grosjean alla 8 e nel chiudere la curva a destra successiva si è ritrovato addosso alla vettura del rivale: contatto inevitabile e Renault del tedesco capottata contro le barriere con un principio di incendio. Il fuoco è stato subito domato e la vettura di Hulkenberg è stata rimessa dritta a mano dai commissari, così Nico è potuto uscire dall’abitacolo, per fortuna senza danni fisici. Per la direzione è stato un incidente di gara e la Safety Car è rientrata al 5° giro.

DUELLO MAX-OCON — Gara libera e subito spettacolo tra Verstappen e Ocon, osservati speciali dopo il loro scontro in Brasile. L’olandese della Red Bull, con problemi al motore Renault, è stato inizialmente passato in rettilineo dalle due Force India, ma sistemato il buco di potenza ha ripassato Perez e subito Ocon che però lo ha riattaccato approfittando del suo motore Mercedes. Ma Verstappen non ne ha voluto sapere e ha ripassato il francese che si è dovuto inchinare.


ritiro kimi — La direzione gara al 7° giro ha di nuovo interrotto il ritmo chiamando la Virtual Safety Car per il ritiro di Raikkonen, cui si è spenta la macchina poco dopo la bandiera a scacchi. Per Kimi l’ultimo GP in Ferrari non è stato proprio indimenticabile. Ne hanno approfittato per cambiare le gomme Hamilton e Leclerc, così è rimasto al comando Bottas seguito da Vettel e dalle due Red Bull di Ricciardo e Verstappen, che è stato passato da Hamilton al 10° giro e immediatamente gli ha restituito il sorpasso riprendendosi il quarto posto.

PIT STOP — Al 16° giro è toccato a Vettel sostituire le gomme: il tedesco è rientrato in pista dietro a Ocon, sorpassato immediatamente. Il giro dopo Bottas è andato in marcatura sul ferrarista, riuscendoci perfettamente perché il finlandese è rimasto davanti al tedesco. I due sono tornati in pista dietro a Hamilton, dunque terzo dietro alle Red Bull. Al 18° pit stop per Verstappen e l’olandese è rientrato quinto dietro a Vettel.

PIOGGIA O NO ? — Al 24° giro momenti di apprensione ai box perché, incredibile a dirsi, sono iniziate a cadere gocce di pioggia, il più inatteso degli ospiti a queste latitudini. Un momento delicato perché il leader Ricciardo, ancora senza soste, ha ovviamente sperato nel bagnato per annullare lo svantaggio della sosta ancora da effettuare. Tutti a guardare l’asfalto, insomma, ma visto il caldo, le goccioline d’acqua sono evaporate appena toccata terra. E dunque niente prospettiva di gomma intermedia. Così Ricciardo al 34° giro è dovuto rientrare, tornando in pista in quinta posizione dietro al compagno di squadra.

GUAIO BOTTAS — Problemi per Bottas al 35° giro: la Mercedes del finlandese ha avuto un sussulto ai freni e Vettel ne ha approfittato per passare in seconda posizione. Valtteri è sembrato recuperare, ma Verstappen, appena lo ha capito, lo ha attaccato (con contatto) alla 11, una bella spallata per prendersi il terzo posto. E dietro di lui anche Ricciardo con gomme fresche si è presto liberato del finlandese, rientrato ai box a 15 giri dalla fine per sostituire le gomme per la seconda volta. Il gran finale è stato solo attesa della bandiera a scacchi, con Hamilton, Vettel e le due Red Bull a gestire le gomme, una delle qualità migliori di Lewis, magistrale nel portare a casa anche questa vittoria.

Giusto Ferronato

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25/11/2018 18:04

F1 Abu Dhabi Hamilton, onore a Vettel:
"Nel 2019 me lo aspetto più forte"

Lewis festeggia la vittoria ad Abu Dhabi e rende omaggio a Seb:
"È uno vero e onesto, che ha sempre lavorato duro.
Non dovete considerare i nostri errori come dei fallimenti:
la prossima stagione sarà in gran forma.
Alonso? Mancherà a tutti gli sportivi, per me è stato un riferimento"


Hamilton saluta il 2018 con una vittoria ad Abu Dhabi che impreziosisce il suo mondiale da favola, ma per prima cosa rende omaggio ai suoi rivali: "Quando sono arrivato in F1 avevo una grande ammirazione per Alonso e per quello che aveva ottenuto: mancherà non solo a noi, ma a tutti gli sportivi - dice Lewis -. Quanto a Vettel, lo conosco fin dai tempi della F3, è sempre stato uno duro e onesto, uno che ha fatto sempre un grande lavoro: non si può immaginare quanta pressione noi abbiamo e non dovete considerare i nostri errori come dei fallimenti. Mi aspetto che Seb nel 2019 tornerà più forte". Poi la gara: "Io vedevo tanto relax al muretto, ma io sapevo che era dura in pista, ma ringrazio ancora una volta la Mercedes perché i loro calcoli erano giusti. È bello finire così, un grazie particolare ai tifosi: il campionato non sarebbe lo stesso senza di loro".

ALONSO — Alonso, 'invitato' a festeggiare in pista con i donuts, nel finale, da Hamilton e Vettel, è quasi commosso: "È stato bellissimo vedere e poter gareggiare contro tutti questi campioni: per me è stato un privilegio. Amerò sempre questo sport e questo spettacolo".

MAX — Terzo, dopo una gara in rimonta, è Verstappen: "Non è stata una gara semplice perché ho avuto un problema in partenza con il motore che è entrato nella mappa-sicurezza e mi ha rallentato. Poi ho recuperato, credo che il pit stop sia stato un po' anticipato, ma alla fine è un bel podio guadagnato".

Gasport

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25/11/2018 18:07

Vettel: “Bravo Hamilton. Ma con la Ferrari torneremo più forti”

Il tedesco archivia la stagione facendo i complimenti al rivale:
“È lui il campione. Per noi è stata difficile, cercheremo di dargli filo da torcere l’anno prossimo”.
Leclerc. “Non vedo l’ora di salire sulla macchina tutta rossa”



“Lewis merita di essere il campione. È stata un’annata difficile, ho cercato di dare tutto fino all’ultimo giro di oggi. Mi sono divertito, ho recuperato giro dopo giro ma lui controllava il passo”. Così Sebastian Vettel al termine del GP di Abu Dhabi, chiuso dal tedesco della Ferrari al secondo posto alle spalle della Mercedes di Hamilton.

PER ALONSO — “È stata una stagione lunga con tantissime gare. Ci riproverò, cercheremo come team di tornare più forti per dare loro ancora più filo da torcere” ha aggiunto. Infine un pensiero dedicato a Fernando Alonso, all’ultima gara in Formula 1: “Complimenti a Fernando per la sua carriera. Gli ultimi anni sono stati duri per lui, ci mancherà”.

PARLA LECLERC — L’anno prossimo avrà Charles Leclerc come compagno di squadra. Il monegasco della Sauber è stato ottimo oggi, chiudendo con un valido settimo posto. E soprattutto è ansioso di iniziare la nuova stagione: “Non vedo l’ora di entrare nella macchina rossa, questa volta tutta rossa: sarà emozionante - ha detto - sono molto contento di questo primo anno in F.1 anche se non posso ringraziare completamente l’Alfa Sauber per tutto quello che mi hanno insegnato quest’anno. Sono un po’ arrabbiato perché speravo in una gara incredibile per chiudere questa stagione ma alla fine è andata comunque bene”.

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25/11/2018 18:10

Raikkonen, ultima sfortunata: “Ma grazie di tutto Ferrari”

Il finlandese ha chiuso la carriera a Maranello con un ritiro, ma col 3° posto nel Mondiale:
“Le cose belle vissute insieme restano, come il Mondiale vinto nel 2007.
Sono grato per tutto quello che ho ricevuto e per il sostegno”



Ultimo GP in Ferrari per Kimi Raikkonen, purtroppo per lui chiuso con un ritiro. Il finlandese lascia il Cavallino con un risultato deludente, ma alla fine ha preso tutto con filosofia, è già tempo di pensare alla prossima stagione con la Sauber. Per Kimi, se non altro, la soddisfazione di aver mantenuto il terzo posto in classifica iridata perché Max Verstappen, oggi terzo, non è riuscito a scavalcarlo: “Voglio ringraziare tutti. Ci sono stati dei bei momenti e dei brutti momenti ma è stato bello vivere tutto questo - ha detto il finlandese - abbiamo tutti il bel ricordo del campionato che abbiamo vinto nel 2007 e questo rimarrà per sempre. Ho sempre avuto un grandissimo sostegno e sono davvero grato per tutto quello che mi è stato dato”.

PARLA ARRIVABENE — Maurizio Arrivabene gli rende omaggio: “È stato un peccato il problema tecnico che lo ha messo fuori - ha detto il team principal - meno male che Seb gli ha dato una grossa mano con quella gara, garantendogli il terzo posto in classifica. La gara non è andata come doveva, ma il terzo posto nel Mondiale è un bel saluto alla squadra come bello è stato il saluto dei ragazzi che lo hanno omaggiato quando è uscito dai box”. Per quanto riguarda la gara di Vettel, Arrivabene è soddisfatto: “Non ha risposto solo oggi, nelle ultime gare credo abbiamo visto il vero Sebastian. Ogni essere umano ha alti e bassi, e non bisogna puntare il dito contro qualcuno perché anche noi come squadra ci aspettavamo qualcosa di più da noi stessi, si vince e si perde insieme, ci siamo andati vicini. Ma essere al secondo e terzo posto coi piloti è meglio di altro”.

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