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Mondiale di Formula 1 - Stagione 2018

Ultimo Aggiornamento: 25/11/2018 18:10
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16/09/2018 18:33

F1 Singapore Hamilton, colpo mondiale:
vince e va a +40 su Vettel, solo 3°

L'inglese della Mercedes s'impone a Singapore davanti a un bel Verstappen e a un opaco Vettel e prende il volo.
Gara sempre controllata da Lewis e in cui la Ferrari ha deluso.
4° Bottas, 5° Raikkonen, 6° Ricciardo. A punti Alonso e Leclerc


Martellata scintillante. Hamilton brilla nella notte di Singapore come i diamanti che ama esibire a dismisura: vittoria sul tracciato cittadino di Marina Bay e altra picconata alle speranze iridate di Vettel, 3° al traguardo e scivolato a –40 dal fuoriclasse inglese della Mercedes. Trionfo di manico, purissimo, costruito con una pole siderale degna del miglior Senna e puntellato in gara dove Hamilton è passato al raccolto della pregiata semina del sabato. Per inanellare la sua settima vittoria stagionale – la quarta degli ultimi 5 GP - Lewis è passato indenne attraverso le insidie di una gara storicamente poco lineare, che ha riservato la solita safety car nelle battute iniziali - l’ennesimo capitolo della faida in rosa fra Perez e Ocon, con il francese spedito a muro dal compagno -, ma poi ha avuto uno sviluppo abbastanza fluido.

HAMILTON LISCIO — Se si esclude un brivido nel doppiaggio del duo Sirotkin-Grosjean che lottavano fra di loro, frangente che ha esaltato le doti di intelligenza e freddezza di Hamilton, l'inglese non ha faticato molto per tenere a bada Verstappen, saggio, solido e gran 2° con la Red Bull, e mettere un'altra mattonella preziosa sulla strada lastricata del suo titolo. Considerando il suo livello di forma, eccellente, il migliore mai esibito, non si vede onestamente al momento chi o cosa possa precludergli il pokerissimo a quota Fangio.

VETTEL OPACO — Il suo rivale, Vettel, infatti ha prodotto una gara piuttosto opaca. Eccellente nel carpe diem del 1° giro con il sorpasso a Verstappen un attimo prima dell’ingresso della Safety Car, il tedesco è stato poi rallentato dalla tattica - unico dei primi cinque - di montare le gomme ultrasoft al primo pit stop e da noie ai freni. Seb ha anticipato tutti alla sosta, ma ha perso ritmo nel traffico del rientro in pista (Perez) e quindi la posizione con l'olandese, diventato un cuscinetto importante per la fuga di Hamilton e insormontabile per le ambizioni del tedesco. Prestazione in ombra per Vettel e la rossa - Raikkonen non va oltre il 5° posto - e che segna un netto passo indietro rispetto ai bagliori di Monza e Spa: con 6 gare al termine servono quelle prestazioni per alimentare ancora il sogno iridato. E bisogna fare alla svelta, sennò a Maranello sarà ancora tempo di rimpianti e non brindisi.

NEI PUNTI — A punti l'ottimo Alonso, 7°, a conferma che il fattore umano su certe piste ha ancora il suo bel peso, poi 8° Sainz, 9° Leclerc - sesto GP stagionale nei primi dieci per il monegasco che festeggia così l'ingaggio in Ferrari ed effettua un bellissimo sorpasso con incrocio su Gasly - e 10° Hulkenberg.

LA GARA — L'attesa della partenza, snodo cruciale dei destini iridati l’anno scorso con l’harakiri Ferrari, non tradisce le attese. Lo spunto è di Hamilton, con Verstappen che regge su Vettel alla prima curva, ma deve cedere poco dopo. Bello il guizzo di Seb, giusto un istante prima delle bandiere gialle per una Safety Car innescata dal contatto Perez-Ocon. 4 giri in fila indiana, si riparte con un ritmo moderato e si attendono le tattiche. Inizia Vettel (14° giro) che monta le ultrasoft, marcato da Hamilton il giro dopo, sulle soft, e da Verstappen al 18°. È la svolta della gara: non solo l’olandese esce davanti a Seb alla ripartenza - incrocio pericoloso, con il brivido di una riga bianca sfiorata, però senza intoppi - ma monta anche la stessa soft di Hamilton per arrivare al traguardo. Dopo la girandola di soste (28° giro) i primi sei - Hamilton, Verstappen, Vettel, Bottas, Raikkonen e Ricciardo - rispecchiano quindi le identiche posizioni della griglia di partenza. Fra incerte e ininfluenti gocce di pioggia, un'orrenda chiusura di Perez (ancora!) a Sirotkin che gli vale un drive through e qualche doppiaggio delicato si arriva a tagliare così il traguardo. È la ciliegina del week end perfetto di Hamilton e un boccone amaro per Vettel. Un altro.

Massimo Brizzi

Fonte: Gazzetta dello Sport
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16/09/2018 18:36

F1 Singapore Vettel: "Mai stati in lotta";
Hamilton: "Nulla di meglio"

Il tedesco della rossa, scivolato a 40 punti dall'inglese:
"Non avevamo velocità, né passo: ho provato una tattica diversa, ma poi ho dovuto gestire le gomme".
Hamilton: "Problemi? Un po' di traffico..
Non ho capito come mai la Ferrari sia sparita in questo modo in gara"


Per Vettel è febbre a (meno) 40 dopo la deludente gara di Singapore chiusa al terzo posto. "Siamo stati fuori dalla lotta, non avevamo il passo gara e non eravamo veloci - ha detto il tedesco a caldo -. Ho provato a essere aggressivo all'inizio e non ha funzionato, poi ho cercato una tattica diversa dagli altri con le gomme. L'obiettivo era di uscire davanti a Hamilton, ma non è andata e in questo modo abbiamo perso pure il secondo posto. A quel ponto non ero convinto di poter arrivare alla fine con gli stessi pneumatici e quindi ho dovuto pensare a gestirli perché una seconda sosta ci avrebbe fatto perdere troppo tempo. È stato un weekend in cui non abbiamo estratto il massimo da noi stessi".

HAMILTON — Il settebello di Singapore fa invece volare Hamilton, un serial winner che sale a +40 nel mondiale. "È stata una gara dura, ma ho avuto la spinta dei tifosi e del team che non ha mai smesso credere in me e Bottas - dice Hamilton - La partenza è stata ottima, ma poi non è stato semplice perché mi è sembrata la più lunga della mia vita, Verstappen ha lottato bene, mi ha dato filo da torcere, in un frangente difficile per un problema di traffico con i doppiati lui si è anche avvicinato, ma sono riuscito a uscirne al meglio. È un mese di settembre fantastico, non potevo sperare nulla di meglio". Poi un passaggio sulla Ferrari: "Loro hanno lottato alla grande e non so come mai siano spariti in questo modo in gara".

VERSTAPPEN — Verstappen incassa il 2° posto e fa quasi dell'ironia con Hamilton: "Gara dura? Ma se controllavi il passo... Non è andata male, peccato per il primo giro quando Vettel mi ha passato, ma ci mancava come al solito velocità di punta. La strategia però è stata ottima e ho recuperato la posizione dopo: ho provato a seguire Hamilton, ma il 2° posto è il massimo possibile. Ho avuto piccoli intoppi alla ripartenza dai box, ma sono contento del risultato".

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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29/09/2018 23:44

Formula1 Sochi, Bottas in pole; Hamilton 2°, Vettel 3°

La Mercedes monopolizza la prima fila con il finlandese
davanti al compagno e le Ferrari di Seb e Raikkonen in seconda fila.
A seguire, 5° Magnussem 6° ocon e 7° Leclerc, alla sua migliore qualifica in carriera


Mettiamola così, per quello che si è visto in questi due giorni poteva andare peggio. Nel senso che sino a dieci minuti dalla fine pareva impossibile che qualcuno potesse scalzare dalla pole position Lewis Hamilton. Poi è spuntato Valtteri Bottas, vincitore un anno fa, con quel duplice sorpasso sulle Ferrari dopo il via: davanti per soli 4 millesimi al termine del primo giro secco, ha costretto Hamilton a forzare. Così dopo un primo tratto superlativo, dove aveva guadagnato 3 decimi, Lewis ha compiuto uno dei rari errori di questa stagione sin qui impeccabile, abortendo il giro.

VETTEL SI ACCODA — Malgrado ciò Vettel non ne ha potuto approfittare: troppo lente le due rosse. Seb terzo si è preso 5 decimi, Raikkonen 8. In terza fila un altro motore Ferrari, quello che spinge la Haas di Magnussen che precede la Force India di Ocon. Settima posizione, miglior qualifica, per il futuro ferrarista Leclerc. A chiudere i 10 Perez, Grosjean ed Ericsson.

LA Q2 — Come previsto Ferrari e Mercedes scelgono di qualificarsi per la gara con la ultra soft che garantisce maggiore consistenza sulla distanza rispetto alla hyper soft che viene usata per la pole ma la sostanza non cambia rispetto a quanto già visto in Q1: Lewis Hamilton e Valtteri Bottas divisi da soli 119 millesimi dettano legge davanti alla Vettel e Raikkonen staccati di 4 decimi. Con Ricciardo, Verstappen, Gasly già nel retrobox sin dalla fine delle qualifiche per le penalità assunte rimediate con la sostituzione di power unit e cambio, la decisione della Renault di non far girare Sainz e Hulkenberg per avere libertà di scelta di gomme domani in gara (partiranno in sesta fila) fa mancare l’adrenalina per il taglio che viene automaticamente passato da Leclerc, Grosjean, Magnussen, Ocon, Perez e Magnussen. Nel finale una prova generale di battaglia per la pole con Hamilton, Bottas, Vettel e Raikkonen in pista con le hypersoft: i primi due rallentano vistosamente prima del traguardo, mentre i ferraristi rientrano ai box, evitando di tagliarlo.

LA Q1 — Il sole comparso tra le nubi ha scaldato rapidamente la pista che ha raggiunto i 38 gradi, temperatura mai raggiunta nelle libere ma questo non sembra avere alcuna influenza sui rapporti di forza: Hamilton, frenato nel primo giro rapido dal traffico, si issa al primo posto al secondo giro lanciato e dopo aver fatto raffreddare il pneumatico Hypersoft (usato da tutti e 20 i piloti) abbassa ancora il limite, fissando il cronometro a 1’32”410. I distacchi sono già consistenti: Bottas a mezzo secondo, Vettel che è sesto dietro le Red Bull di Verstappen e Ricciardo, comunque costrette a partire in coda, e a Raikkonen è addirittura a oltre un secondo. Fuori Hartley che comunque sarebbe partito dietro per aver sostituito power unit e cambio, Alonso (stessa sorte per via della nuova PU) Sirotkin, finito in testa coda nelle fasi finali, Vandoorne e Stroll.

Andrea Cremonesi

Fonte: Gazzetta dello Sport
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29/09/2018 23:47

Formula1 Sochi Hamilton: "Peccato l'errore, sono ok".
Vettel: "Via decisivo"

I duellanti per il titolo dopo la qualifica.
L'inglese: "Ho sbagliato, ma la mia Mercedes è fantastica".
Il tedesco della Ferrari: "Sono abbastanza contento, la macchina va bene, molto dipenderà dalla prima curva".
Bottas: "Pole ok, ma è solo il primo passo"


Bottas se la ride dopo la pole di Sochi con cui precede il compagno Hamilton e ribadisce la superiorità della Mercedes sulla pista russa: "Potevo fare qualcosa di più, ma sono contento così - dice il finlandese, alla seconda pole stagionale -. Sono molto felice, ma è solo il primo passo del weekend e c'è tanto altro da fare: per prima cosa dobbiamo partire bene, tenere la posizione e poi proseguire così. La macchina ha un buon feeling e lo abbiamo dimostrato: ora dobbiamo andare avanti".

LEWIS — Hamilton mastica amaro per una scodata che gli è costata la pole: "Ho fatto un errore per provare a forzare al massimo ed è un peccato, ma finora abbiamo fatto un buon lavoro - dice Lewis -. Tutto però è fantastico, dalla pista e l'atmosfera, fino alla macchina e il lavoro della squadra. Ci abbiamo messo tanta intensità, mi dispiace di non aver fatto qualcosa in più, ma siamo sempre in lotta: ci mettiamo tanta attenzione, il mio team dà il massimo, io credo in loro e per me vedere il loro impegno è fantastico e molto motivante".

VETTEL — Vettel 3° deve accodarsi in seconda fila e prepararsi a una gara di rincorsa, cosa che però pare non spaventarlo: "Tutto si deciderà la domenica, ci aspetta una gara molto lunga e vediamo - dice Seb -. La qualifica è importante, mi sarebbe piaciuto avvicinarmi di più, ma non volevo commettere alcun errore come successo altre volte. Potevo ridurre il gap, avevo un piccolo margine, non è andata come volevo ma sono abbastanza felice perché la macchina va bene. In questo sabato abbiamo massimizzato i nostri sforzi, ma tutto ora dipende da come si parte, dalle posizioni che occupi dopo il via e da come va la prima curva".

KIMI — Raikkonen pare meno fiducioso: "Non ho avuto problemi di settaggio, è solo che le cose vanno così - dice Kimi -. La qualifica non è stata il massimo, ma il terzo settore non è un problema specifico. Cosa cambiare nella macchina? Nulla, ora possiamo fare nulla".

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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30/09/2018 16:35

Formula1 Hamilton conquista Sochi; Bottas lo aiuta: 2°; Vettel 3°

Doppietta Mercedes, con l'inglese che si impone dopo che il compagno gli dà strada.
Lewis va così a +50 nel mondiale su Vettel.
4° Raikkonen, 5° un grande Verstappen in rimonta da fondo griglia a suon di sorpassi.
7° Leclerc



Un’altra vittoria di Lewis Hamilton, un’altra doppietta Mercedes, un’altra sconfitta per la Ferrari. Il GP di Russia è quasi una pietra tombale sulle speranze del Cavallino di vincere questo Mondiale, che vede ora Sebastian Vettel, oggi solo terzo, sotto una montagna di 50 punti dal rivale inglese. Che oggi è stato ancora una volta letale, quando si è trattato di azzannare la preda. Il sorpasso con cui Lewis ha giustiziato Seb al 16° giro è forse l’immagine più eloquente del momento che stanno vivendo i due avversari, uno inarrestabile, l’altro incapace di replica. Certo, negli occhi c’è anche il via libera che Valtteri Bottas ha dato al compagno di squadra al 25° giro, senza cui probabilmente la vittoria sarebbe stata più difficile. Ma la Mercedes, merito suo, aveva il secondo pilota nel posto giusto, la Ferrari in quel frangente lo aveva solo quinto, staccato e un po’ demotivato: questo Kimi Raikkonen, scaricato a Monza, non è sembrato certo il massimo per aiutare Vettel in quella che ormai a 5 gare dalla fine pare un’impresa ormai disperata.

PERFEZIONE — Allo start Mercedes perfetta. Bottas ha leggermente piegato a destra al cambio di direzione della 1, Vettel ha affiancato Hamilton, ma l’inglese ha tenuto la posizione sfruttando la scia del compagno di squadra, non più favorevole alla Ferrari. Seb ha cercato di affiancare all’esterno Hamilton nella mezzaluna della curva 3, ma non c’era più niente da fare, le Frecce d’argento si sono messe a fare il passo davanti alle due Ferrari.

SUPER MAX — Così le telecamere si sono spostate a inquadrare gli inseguitori, con due nomi su tutti: Charles Leclerc e soprattutto Max Verstappen. Favoloso l’avvio dell’olandese della Red Bull, coccolatissimo dal team al mattino con una bella festa per il suo 21° compleanno. Max, scattato 19°, per via delle penalità col cambio di motore, ha dato spettacolo con la solita raffica di sorpassi: bella traiettoria all’esterno per saltare un po’ di avversari in fondo alla 2, e poi in meno di 10 giri in rapida successione ha fatto fuori Sainz, Grosjean, Ericsson, Magnussen, Perez, Ocon e Leclerc. A quel punto l’olandese si è trovato pista libera, con 19 secondi dal leader Bottas.

CHE SORPASSO — Proprio il pilota della Mercedes al 13° giro è stato richiamato ai box per la sua sosta, su gomma soft per andare fino al traguardo. E’ stato il momento più emozionante della gara perché la Ferrari ha richiamato Vettel al 14° e Seb si è scatenato nel giro d’uscita per provare a stare davanti a Hamilton dopo la sosta dell’inglese. Che è infatti tornato ai box per il suo pit stop al 15° e per un soffio è rimasto dietro alla Ferrari. Delusione Mercedes? Non se hai Hamilton al tuo fianco. Lewis ha subito attaccato Vettel (forse con le gomme stressate dal veloce giro d’uscita) che si è difeso al limite all’ingresso della 3, ma non ha potuto impedire all’inglese di affiancarsi nella mezzaluna verso la 4 dove la Mercedes gli si è infilata in staccata. Un grande sorpasso, l’ennesima pesante legnata di Hamilton al ferrarista. Che è anche finito sotto investigazione per doppio cambio di direzione, poi giudicato non colpevole.

MAGGIORDOMO — Gara finita? Non del tutto. Le Mercedes non hanno infatti staccato la Ferrari e Hamilton ha iniziato ad accusare un po’ di degrado alle gomme. Così il muretto di Stoccarda ha preso la dura decisione: Bottas si è fatto da parte al 25° giro lasciando passare Hamilton che così con pista pulita davanti ha potuto gestire meglio i pneumatici. Uno scambio di posizione che dalla Ferrari definirebbero “da pilota maggiordomo” ma ieri Toto Wolff era stato chiaro: “Non siamo in una fase della stagione in cui possiamo permetterci lotte tra i nostri due piloti”. E così Bottas si è dovuto piegare ancora una volta alla Ragion di Stato. Con un pit radio chiarissimo nel finale: “Resta in quella posizione, ne parliamo dopo la corsa”. E Toto Wolff: “Valtteri, mi dispiace, abbiamo avuto problemi, dopo ne parliamo”. Un sacrificio sportivo che non mancherà di suscitare discussioni.

MAX RIENTRA — La gara è proseguita senza altri scossoni fino al 43° giro, quando Verstappen, che era rimasto fuori, essendo partito con la gomma soft, è dovuto rientrare per la sua unica sosta, cedendo la leadership del GP alle Mercedes e alle Ferrari. L’olandese ha provato nel finale ad attaccare Raikkonen e…. In ogni caso è stato autore di una gara di grande qualità, chiudendo davanti a Ricciardo, Leclerc, Magnussen e Ocon. Tra 7 giorni si corre subito, c’è il GP del Giappone: all’alba di Suzuka si giocheranno le ultime, pochissime, speranze della Ferrari di riaprire il campionato.

Giusto Ferronato

Fonte: Gazzetta dello Sport
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30/09/2018 16:39

F1 Sochi Wolff spegne la polemica:
"L'ordine a Bottas nato a noie di Lewis"

Il team principal Mercedes e l'aiuto del finlandese a Hamilton:
"Prima della gara avevamo un altro piano, ma dopo il sorpasso a
Vettel Hamilton ha avuto noie alle gomme e ci siamo protetti.
Non mi piace, ma dovevamo proteggerci perché la Ferrari ha reso la lotta mondiale molto dura"



Nel dopo gara del GP di Sochi non tiene tanto banco la vittoria di Hamilton che lo proietta a 50 punti di vantaggio su Vettel, 3°, nel mondiale, quanto le modalità con cui è maturata. Con il lasciapassare di Bottas, che a metà gara ha dato strada al compagno e fatto storcere il naso ai puristi delle competizioni, tirando in ballo l'opportunità degli ordini di squadra, soprattutto se così plateali. Pratica non vietata, è bene ricordarlo, come in passato quando si ricorreva ad artifizi vari per consentire il sorpasso del pilota meglio piazzato per il mondiale. Ne sa qualcosa la Ferrari con Schumacher-Barrichello in Austria 2002, ma anche in Germania 2010 con Alonso-Massa, senza tralasciare tutte le volte in cui lo stesso Bottas ha agevolato nel suo biennio in Mercedes Hamilton: valgano su tutti gli esempi del Montmelò 2017, o di Monza poche settimane fa.

LA DINAMICA — È lo stesso Toto Wolff nel dopo gara a spiegare la dinamica della decisione: "Abbiamo deciso di cambiare le posizioni tra Bottas e Hamilton perché al pit-stop abbiamo perso la posizione di Hamilton su Vettel e poi Lewis dietro la Ferrari ha danneggiato le gomme. A quel punto abbiamo preferito mettere Bottas a proteggere le spalle di Hamilton piuttosto che rischiare di perdere il suo 2° posto contro Vettel. È sempre duro decidere di cambiare le posizioni in gara, ma sono cose che abbiamo visto in molte altre situazioni - dice il team principal Mercedes -. È difficile gestire situazioni del genere, ma preferisco prendere qualche critica ma guadagnare i punti. In mattinata avevamo fatto una riunione e in condizioni normali, con Bottas davanti e Hamilton dietro, saremo arrivati così al traguardo, poi i problemi di Lewis ci hanno fatto cambiare rotta. La partenza con Hamilton nella scia di Bottas? Avevamo studiato quella strategia".

FERRARI SEMPRE FORTE — Infine una considerazione sulla lotta iridata: "Questo è un mondiale molto difficile, abbiamo contro un rivale, la Ferrari, che ha reso la lotta molto dura: è sempre stata forte, anche se la situazione è altalenante. Noi siamo stati più forti qui in Russia, ma in Giappone tutto potrebbe cambiare e non è ancora finita".

Gasport

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30/09/2018 16:43

F1, Hamilton: "Meritava Bottas".
E lo fa salire sul gradino più alto del podio

L'inglese riconosce l'aiuto del compagno per la sua vittoria a Sochi:
"Valtteri è stato un signore a farmi passare, posso capire quanto sia
difficile per lui, ma è stato davvero un grande sforzo di squadra".
Il finlandese: "È stato un giorno duro". Poi, siparietto nel cerimoniale


Hamilton incassa il successo di Sochi e ringrazia subito a caldo il compagno Bottas, che gli ha lasciato platealmente strada a metà gara, coprendone poi le spalle fino al traguardo. "È stato in realtà un giorno difficile per noi - dice Lewis -, Valtteri è stato un signore a farmi passare per ottenere una doppietta di cui di solito saremmo euforici. Bottas ha fatto un grandissimo lavoro e meritava di vincere: posso immaginare quanto sia difficile per lui, ma è stato davvero un grande sforzo di squadra. Nel finale non mi sentivo a mio agio per quanto stata succedendo, pensando al mio compagno, ma sarebbe stato peggio perdere il titolo per pochi punti. Da corridore non mi piace, ma un team funziona così, devi pensare agli obiettivi: è dura e difficile, ma devi pensare al target primario. È stata una decisione coraggiosa di squadra". Poi, nel cerimoniale del podio, lo invita a salire sul gradino più alto al suo fianco, ricordando la scena di Zeltweg 2002 fra i ferraristi Schumacher e Barrichello.

DIFFICOLTÀ — Bottas, dal canto suo, con una faccia che esprimeva tutto il suo disappunto, ha formulato dichiarazioni di maniera: "È stato un giorno difficile, abbiamo ottenuto un grande risultato di squadra e ognuno ha potuto vedere quanto sia stata dura la gara. Prima della gara noi prefiguriamo ogni tipo di scenario e Lewis è in lotta per il mondiale piloti e noi per quello costruttori. È dura accettare queste cose, ma fanno parte del gioco: tutti vogliono vincere, ma ci sono anche esigenze di squadra prioritarie".

L'INPUT DI Wolff — L'antefatto risale nel finale di gara, circa quando Toto Wolff, il team principal Mercedes ha risposto in radio a Bottas, che si chiedeva cosa fare delle posizioni. "Restiamo così - ha detto Wolff in radio -, è un momento duro per te e per noi, abbiamo avuto problemi, ma ne parliamo dopo la gara".

Gasport

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30/09/2018 16:45

F1 Sochi Vettel: "Il terzo posto non è quello che volevo"

Seb e il podio di Sochi:
"È stato difficile lottare contro le Mercedes che è andata molto forte.
I loro giochi di squadra? Hanno fatto un bel lavoro..".
Raikkonen: "Mi sono annoiato, ma me lo aspettavo"



"È un buon terzo posto, ma non è il risultato che volevamo". Taglia corto Sebastian Vettel dopo il GP Russia che lo allontana ancora di più da Hamilton, vincitore della gara e lontano ora 50 punti. "Ho fatto forse un errore nel primo giro perché avevo superato Hamilton, poi ho perso qualcosa in staccata e lui è passato all'interno - dice il tedesco della Ferrari -. È stato difficile lottare con la Mercedes. Ci ho provato in curva 1 ma non avevo lo spazio e probabilmente neanche il motore, poi nella seconda curva l'ho perso, ho sbagliato a staccare in quel modo e lui è passato avanti. Siamo rimasti più o meno sullo stesso passo, ma non sono soddisfatto del mio ritmo in gara".

IL SORPASSO — Poi Seb descrive il bel sorpasso subito da Hamilton dopo che aveva guadagnato la posizione al pit stop: "Il sorpasso di Hamilton? Sono rimasto sorpreso perché non l'ho visto dagli specchietti ed è stato difficile tenerlo dietro di me. È passato alla destra e alla staccata dovevo lasciargli spazio. Nel complesso abbiamo spinto e fatto il massimo, ci ho provato e sono contento per il podio, ma questo terzo posto non è il risultato che volevo. La Mercedes è andata molto forte in questo weekend, mentre noi abbiamo avuto un venerdì difficile, un sabato normale e un gap forte in gara. I loro giochi di squadra? Direi che hanno fatto un bel lavoro come team".

KIMI ANNOIATO — "Onestamente ho passato gran parte della gara da solo e mi stavo un po' annoiando, ma era quello che mi aspettavo", il commento di Kimi Raikkonen dopo il 4° posto nel GP di Russia. "Il feeling con la macchina era nel complesso buono. Mercedes un passo in avanti rispetto a noi? Non ne ho idea".

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06/10/2018 14:41

Formula1 Re Hamilton, pole a Suzuka. Piove, Vettel affonda: è 8°

Il leader del mondiale impeccabile in qualifica:
scatta davanti al compagno Bottas, con Verstappen e Raikkonen in seconda fila.
Seb e la Ferrari sbagliano in una Q3 iniziata asciutta e terminata con il bagnato
, e deve partire in quarta fila dop la penalizzazione di Ocon



Fa festa Lewis Hamilton che coglie la pole numero 80, l’ottava della stagione, in un sabato nerissimo per la Ferrari che pare finita davvero nel pallone: i 10 minuti della Q3 sono un festival di errori. Il principale è stato quello di mandare subito in pista Raikkonen e Vettel con le gomme intermedie con la pista ancora per lunghi tratti asciutta. Seb se ne è accorto subito in pit lane: “Sembra asciutto”. Sensazione poi confermata durante il giro di riscaldamento: i due non hanno potuto che tornare immediatamente ai box, mentre Lewis si scatenava arrivando a 1’27”760.

ERRORE FATALE — Tempo perso che si è rivelato fatale perché ha davvero cominciato a piovere con sempre più insistenza e per Vettel e Raikkonen è stato un calvario: Kimi pur sbandando al tornantino è riuscito a finire quarto dietro Verstappen, Vettel che era andato lungo alla Spoon, si è qualificato solo nono, salendo poi all'8° posto per il -3 in griglia di Ocon. Inutile infatti un secondo tentativo, quando ormai si poteva tenere le vetture in pista. Scontata la delusione al muretto box dove le telecamere hanno scovato Arrivabene scuotere la testa. Dietro le Mercedes, Max e Kimi, scatteranno Grosjean, Hartley e Gasly, che hanno inorgoglito gli uomini della Honda, quindi Vettel e Perez. Ocon, 8°, si becca una penalizzazione di 3 posti, con 2 punti sulla patente, per un'infrazione in regime di bandiere rosse e deve arretrare.

IN Q2 — Strategie opposte per Mercedes e Ferrari: Hamilton e Bottas si qualificano con le soft, Vettel e Raikkkonen con le super soft. Una scelta probabilmente dettata dal fatto che la rossa ha un solo treno di soft per la gara e che probabilmente ha preferito tenerselo intatto. Ma servirà qualcosa? Nella lista dei tempi sorprendere Valtteri che è il primo a infrangere la barriera di 1’28”, lasciando Hamilton a 30 millesimi, quindi Vettel, Raikkonen e Verstappen. Impressionante che con una gradazione di gomma più dura Valtteri e Lewis si tengano dietro Seb e Kimi. Un calo di potenza blocca ai box Ricciardo che quando è pronto per scendere finalmente in pista subisce la beffa della pioggia che impedisce di migliorare le prestazioni e manda in testacoda Leclerc (11° e primo degli esclusi). Con il monegasco sono fuori Magnussen (Haas), Sainz (Renault), Stroll (Williams) e appunto Ricciardo.

IN Q1 — Un vento fastidioso che ogni tanto lascia cadere gocce di pioggia accompagna la prima sessione di qualifica che vive due colpi di scena: il primo lo offre Vettel che si gira al tornantino dopo il ponte, senza conseguenze (aveva già il secondo miglior tempo dietro il solito Hamilton), il secondo pochi istanti dopo elimina dalle qualifiche Ericsson che esce sulla ghiaia e nel tentativo di non insabbiarsi affonda il piede sull’acceleratore, finendo però contro le barriere. Bandiera rossa, prove interrotte a 9’57” dalla conclusione. La ripresa con l’asciutto consente alle Renault di Sainz e Hulkenberg (ricostruita la monoposto dopo il botto in FP3 ma senza la sostituzione di parti sensibili, zero penalità) e di Sergio Perez di segnare un tempo. Quello del tedesco, tornato in pista mentre le telecamere mostrano gocce di pioggia sull’obiettivo, non sarà sufficiente per superare la trappola della Q1 dove restano impigliati Sirotkyn (Williams), Alonso (che tristezza) e Vandoorne con la McLaren sempre più allo sbando. Miglior tempo per Hamilton, che rifila oltre tre decimi a Vettel, quindi Bottas, Verstappen, Raikkonen e un brillantissimo Leclerc.

Andrea Cremonesi

Fonte: Gazzetta dello Sport
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Formula1 Suzuka Vettel: "Un errore di tutti";
Hamilton: "Noi, i migliori"

Seb e la pessima qualifica Ferrari: "È stata una scelta sbagliata, ma condivisa:
avesse piovuto 5 minuti prima eravamo eroi, ora passiamo per idioti".
Lewis: "Nei momenti topici abbiamo sempre preso le decisioni giuste
perché come team siamo cresciuti anche nel processo decisionale"



Ancora una volta Hamilton e la Mercedes sono stati i migliori a interpretare le variabili delle corse, conquistando a Suzuka una splendida pole, la numero 80 per il campione inglese, in una Q3 iniziata con il cielo nuvoloso e terminata con il bagnato. Condizioni in cui, invece, la Ferrari è affondata, con Raikkonen 4° e Vettel 8° (per la penalizzazione di Ocon) dopo essere entrati in pista, in Q3, con le gomme intermedie su pista ancora asciutta.

LEWIS LODA IL GRUPPO — Hamilton è ovviamente raggiante del lavoro svolto: "È stato un bel risultato, siamo riusciti a centrare la pole all'ultimo giro, ringrazio il team che ha lavorato benissimo sulla macchina, ma abbiamo migliorato anche il nostro processo decisionale interno e la comunicazione. Sono contento di condividere i miei successi con loro e felice della pole numero 80, è una grande pole. Nel momento topico è sempre difficile prendere le scelte giuste, ma noi come team abbiamo sempre preso le decisioni giuste a livello squadra per questo finora siamo stati i migliori".

BOTTAS FELICE — In prima fila anche Bottas pe runa doppietta Mercedes:"La squadra ha lavorato benissimo, ci ha consentito di raggiungere questo risultato anche con la pioggia e abbiamo interpretato al meglio una Q3 molto difficile: dovevamo adattarci, ma siamo stato i più veloci. Non è stata facile, devi calcolare bene tutto, anche quando scendere in pista e gestire le curve più insidiose"

SEB E L'ERRORE — Vettel, solo 8° spiega così l'errore di iniziare la Q3 con le intermedie su pista ancora asciutta, cosa che lo ha rallentato e costretto alla quinta fila: "Abbiamo deciso insieme, non importa chi fa la scelta, non è solo uno: io ero d'accordo a usare le intermedie, è stata una decisione sbagliata ma condivisa. Stava per piovere, pensavamo piovesse di più poi non ha piovuto. L'acqua è iniziata a cadere 5 minuti dopo: se pioveva prima eravamo eroi, ora sembriamo idioti, è difficile vederla da una prospettiva diversa. Sono cose che succedono, non è stata la migliore sessione di qualifica, ora vediamo".

MAX CI PROVA — Terzo e agguerrito è Verstappen: "Venerdì non speravo in questa posizione in griglia, sono contento di avercela fatta, abbiamo una buona posizione per puntare al podio e lottare con quelli che si stano giocando il mondiale".

KIMI — Raikkonen, 4°, ribadisce la strategia errata: "Il tempismo della scelta delle gomme non ci ha aiutato, fosse andato diversamente il meteo ora parleremmo di altro. Con quella gomma non si poteva fare di meglio".

Gasport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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06/10/2018 14:50

F1 Arrivabene: "Così è inaccettabile:
ci manca un tattico come nella vela"

Il team principal della Ferrari e l'errore in Q3 con le intermedie montate:
"Non punto il dito, paghiamo l'inesperienza: ci servirebbe un pistaiolo,
uno che fiuti l'aria e indirizzi il gruppo come in coppa America.
I conti li faremo però solo a fine stagione. Forse"



Si mostra sereno, parla pacatamente, ma Maurizio Arrivabene ha un fuoco dentro che lo brucia: perché si può anche perdere un Mondiale, ma così fa male. Molto male. A Suzuka, dopo aver scosso la testa sul muretto ed essersi preso una salutare pausa di riflessione nel chiuso del suo ufficio, convoca i giornalisti. "Sapete che ci ho messo sempre la faccia – attacca – e premetto che anche se la vettura oggi è cresciuta rispetto a ieri, non avremmo fatto la pole ma quello che è capitato è inaccettabile". Ovvero che al muretto box si sia deciso di assumersi il rischio di spedire in pista Raikkonen e Vettel, uno dietro l’altro con il Cinturato verde Pirelli, le gomme intermedie da bagnato.

MOSSA DISPERATA — Una mossa della disperazione che purtroppo ha messo in ridicolo la rossa, quasi come dieci anni fa in Malesia quando proprio Raikkonen era stato spedito in pista con la medesima specifica mentre splendeva il sole. Allora le colpe furono addossate a Michael Schumacher, super consigliere del Cavallino. E adesso? "Non voglio puntare il dito contro qualcuno – spiega Arrivabene – dico solo che siamo una squadra ancora giovane e che il prezzo dell’inesperienza a volte si paga. Ci manca un pistaiolo, uno che fiuta l’aria e sa indirizzare il gruppo, ci manca il famoso tattico come in coppa America". Si eviterebbe così di vedere meccanici che schizzano da una parte all’altra del box, affannati.

IRRUZIONE IN RADIO — La scelta di montare le gomme da bagnato è stata tanto sorprendente che pare che lo stesso team principal, invadendo il territorio altrui, si sia attaccato al pulsante della radio, quello usato per gli ordini di scuderia, chiedendo, "Ma siamo sicuri? Guardate che gli altri sono usciti con le gomme da asciutto!". Quello che sono garantite sono le sue parole di biasimo: "Anche altre volte abbiamo sbagliato, ma stavolta era una scelta scontata. A volte bisogna togliere gli occhi dal computer e farsi guidare dal buon senso" (stesso concetto espresso dieci anni fa da Giorgio Ascanelli, allora d.t. della Toro Rosso che aveva azzeccato la chiamata, mettendo semplicemente la mano oltre la tendina del muretto).

RIBALTONI? — Salteranno delle teste? "A caldo non si prendono decisioni, se e sottolineo se, i conti li faremo, saranno fatti a fine stagione", ha spiegato Arrivabene, che ha giustificato il testacoda di Vettel in Q1. "Non dite che non è tranquillo, ci ho parlato è sereno. Lui è uno che alla Red Bull era stato in grado di recuperare 31 punti".

Andrea Cremonesi

Fonte: Gazzetta dello Sport
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07/10/2018 12:40

Formula 1, Hamilton trionfa a Suzuka.
Vettel, contatto con Verstappen: è 6°

Doppietta Mercedes anche sulla pista nipponica.
Rimontona di Ricciardo (da 15° a 4°).
L’olandese della Red Bull, terzo, si rende protagonista di due contatti con le Ferrari



Il quinto titolo mondiale diventa per Lewis Hamilton poco piò di una formalità; potrebbe in caso di doppietta arrivare già tra due settimane negli amati States o al più tardi in Messico.

POKER LEWIS — E’ lo spietato verdetto di Suzuka, dove l’inglese ha colto la nona vittoria stagionale, la quarta consecutiva. Il divario in campionato su Vettel si è allargato infatti a ben 67 punti quando ne restano da assegnare solo 100: il tedesco ha chiuso solo solo sesto, dopo essere costretto a una rimonta dalla 19esima posizione per una collisione con Verstappen all’ottavo giro.

EPISODIO CHIAVE — Già, risalito quarto, approfittando di un precedente scontro tra l’olandese e Kimi Raikkonen, per il quale pilota della Red Bull ha poi dovuto scontare ai box 5 secondi di penalità, il tedesco ha cercato di passare alla Spoon ma come a Monza con Hamilton è stato lui ad avere la peggio e si è girato. Seb ha rimontato posizioni su posizioni, montando le gomme soffici che si sono rivelate più performanti delle bianche, ma quando si è ritrovato a 40” dal compagno di squadra la sua corsa è finita lì. Unica consolazione il giro più veloce al termine della corsa.

GRANDI RED BULL — Non quella di Verstappen che ha tenuto il box Mercedes col fiato sospeso sino al traguardo, finendo negli scarichi di Bottas. Grande domenica anche per Ricciardo da 16° a quarto, mentre un urlo di disapprovazione ha accompagnato il sorpasso di Sainz su Gasly che ha tolto l’unico punticino alla Honda. Dietro i ferraristi si sono piazzati Perez (Racing Point), Grosjean (Haas), Ocon (Racing Point).

Andrea Cremonesi

Fonte: Gazzetta dello Sport
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07/10/2018 12:43

Hamilton: "Uno show".
Verstappen contro Vettel: "Il sorpasso era impossibile"

Il britannico si gode la giornata perfetta,
ma non pensa ancora al titolo: “Un passo alla volta”.
L’olandese si discolpa dal contatto con Raikkonen: "Non c’è stato un grande scontro"



Lewis Hamilton non riesce proprio a trattenere la gioia. La quarta vittoria consecutiva in stagione lo lancia ad un passo dal quinto titolo mondiale. L’inglese è euforico e lo si intuisce anche dalle sue dichiarazioni: “È stato fantastico. Sono contentissimo. È stato uno show, uno spettacolo. E poi, per me, Suzuka è il miglior circuito al mondo. È stato divertentissimo guidare su questa pista. Non è stato semplice, ma sono riuscito a gestire le gomme. Sento una grande felicità. Devo ringraziare il team: mi diceva che guidavo bene, anche se faticavo. I ragazzi lavorano sempre al top, sono fiero di loro e grato per il loro lavoro. Mondiale ad Austin? Diciamo che dobbiamo fare un passo alla volta. Quando saremo negli Stati Uniti vedremo cosa fare. Non cantiamo vittoria troppo presto. Sicuramente, ad Austin, di solito, mi diverto molto…”.

BOTTAS — Giornata leggermente più difficile per Valtteri Bottas, bravo comunque a conquistare un buon secondo posto. Il finlandese ha spiegato nel dopo gara le ragioni del calo nel finale: “Effettivamente è stato strano: mi sentivo bene, facevo quello che dovevo fare. Il passo era buono, ma poi ho accusato un certo consumo delle gomme. Comunque non ho avuto grossi problemi. Ho pensato a gestire il motore”.

VERSTAPPEN — Terzo posto per Max Verstappen. L’olandese della Red Bull si è reso protagonista di una gara arrembante nel finale, nonostante due contatti con le Ferrari ad inizio gara. Queste le sue parole: “Sono andato forte, nonostante la macchina danneggiata. Abbiamo fatto un bel lavoro, specialmente con il passaggio alle soft. Avevo un bel ritmo. Lo scontro con Kimi Raikkonen? Ho fatto di tutto per tornare in pista. Kimi stava cercando di rientrare. Non penso sia stato un grande scontro. Vettel? Penso che non avrebbe potuto superarmi in quella curva. Sono contento di stare sul podio”.

Gasport

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07/10/2018 12:45

Ferrari, Raikkonen duro su Verstappen:
“I 5 secondi una penalità ridicola”

Il pilota della Rossa di Maranello critica la sanzione comminata
all’olandese della Red Bull dopo il contatto all’ultima chicane.
E la rivalità tra i ferraristi e “Mad Max” continua



Ferrari-Verstappen, ci risiamo. Il Gran Premio del Giappone regala come colpo di coda una polemica tra i piloti della Rossa e il pilota olandese della Red Bull. Ovviamente ad infiammare le discussioni ci sono i contatti nei giri iniziali. Prima “Mad Max” ha toccato Kimi Raikkonen dopo un errore nella frenata all’ingresso dell’ultima chicane al termine del secondo passaggio; poi il contatto con Sebastian Vettel, con il tedesco entrato deciso in una curva veloce e finito in testacoda dopo aver urtato la fiancata sinistra dell’avversario nell’ottava tornata.

SICUREZZA — Il più infuriato tra i ferraristi è Raikkonen. Nel mirino delle critiche del finlandese c’è proprio il contatto iniziale all’ultima chicane. Se Verstappen minimizza la sua manovra, affermando di non aver causato alcun incidente, il numero 7 della Rossa lancia una frecciata velenosa: “Penso che la mia manovra in quel punto fosse corretta. I 5 secondi di penalità sono stati ridicoli”. E la saga del dualismo tra Ferrari e Verstappen prosegue.

PRECEDENTI — Il primo episodio della rivalità si è verificato nel GP dell’Ungheria 2016, quando l’olandese finì nel mirino delle critiche per un multiplo cambio di direzione che rovinò la gara di Raikkonen. Nello stesso anno, in Belgio, un contatto tra Verstappen e le due vetture di Maranello estromise Vettel dalla gara. Sempre a Spa, un nuovo screzio con Kimi per qualche zig zag di troppo in rettilineo. Sempre nel 2016, ma in Messico, Max venne sanzionato per un taglio di chicane senza rendere la posizione e per l’ennesimo eccessivo numero di cambi di traiettoria per evitare il sorpasso di Vettel. Un episodio che mandò su tutte le furie il campione tedesco. L’anno scorso, invece, l’apice delle polemiche si verificò a Singapore, quando l’olandese rimase coinvolto nella carambola al via con le due Ferrari. Ora il Gp del GP del Giappone, con due contatti che ravvivano una rivalità mai sopita.

Gasport

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07/10/2018 12:47

Vettel amaro: "Non so che dire.
L’incidente con Verstappen un disastro"

Il tedesco della Ferrari chiude 6° a Suzuka:
"Con risultati simili non è facile essere ottimisti.
Così è difficile per tutti"



Volto scuro e poca voglia di parlare. Sebastian Vettel è chiaramente deluso dall’esito del Gran Premio del Giappone concluso al sesto posto dopo un contatto con Max Verstappen. Nel post gara, ha analizzato la sua prestazione: “Ci ho provato. Ho spinto al massimo fin da subito. Ho notato subito che c’era un gap. Ci ho provato con Verstappen, ma non mi ha lasciato spazio. Non abbiamo potuto fare la curva insieme. L’incidente è stato un vero disastro. Dopo il contatto con Max, la macchina era danneggiata. L’atmosfera nel team? Con risultati simili non è facile essere ottimisti. Lavoriamo forte per tutto l’anno e quando non arrivano i risultati difficile per tutti. A volte non so che dire. Non è stato un risultato giusto per noi”.

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21/10/2018 12:19

Austin, la pole è di Hamilton. Battuti Vettel e Raikkonen. Poi Bottas

Nelle qualifiche sul circuito texano il più veloce è l’inglese
della Mercedes che ha preceduto di pochi millesimi i due ferraristi.
Seb però partirà quinto per la penalità rimediata venerdì. Domenica la gara alle 20.10



Pole position di Lewis Hamilton nelle qualifiche del GP degli Usa. L’inglese della Mercedes ha messo in fila le Ferrari di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, poi il compagno di squadra Valtteri Bottas. Per Hamilton è la partenza al palo numero 81 della carriera e domenica ha la grande occasione di vincere il quinto titolo della carriera perché Vettel scatterà dalla quinta posizione a causa della penalità rimediata venerdì. Il tedesco dovrà vedersela anche con Daniel Ricciardo.

COSÌ LA Q1 — In Q1 miglior tempo di Hamilton e Bottas davanti a Vettel e Raikkonen. Problemi per Verstappen, che ha rotto la sospensione posteriore destra passando sopra un dosso artificiale in uscita dalla curva 15: per lui rientro ai box e amaro ritiro senza poter disputare la Q2. Eliminati al termine della sessione Alonso, Sirotkin, Stroll, Ericsson e Vandoorne. In Q2 miglior tempo delle Ferrari di Raikkonen e Vettel, fuori Sainz, Magnussen, Gasly, Hartley e appunto Verstappen.

HAMILTON CAMPIONE SE... — Domenica alle 20.10 il via della gara con occhi puntati sui piazzamenti di Hamilton e Vettel. L’inglese potrebbe laurearsi campione del mondo con una serie di combinazioni: se trionfa e Vettel arriva terzo, se chiude al secondo posto e il tedesco si piazzasse quinto, se è terzo e il ferrarista è settimo, se si classifica quarto e Vettel non riesce ad andare oltre l’ottavo posto, se è quinto e la Ferrari è nona, se è sesto con il tedesco fuori dai punti.

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21/10/2018 12:22

Hamilton: “Primo di un soffio!”.
Vettel: “Siamo tornati in forma”

L’inglese si gode la pole: “Bene il primo tentativo, un po’ meglio il secondo”.
Il ferrarista: “Non pensavo fossimo così vicini, meglio così.
Sono contento della nostra prova dopo le ultime settimane”.
Raikkonen: “Attaccherò con le ultrasoft”



“Peccato aver mancato la pole per così poco ma sono contento del giro che ho fatto, era difficile mettere insieme tutti i pezzi ma per noi è meglio sull’asciutto anche se il vento era insidioso, difficile da interpretare. Ma siamo contenti, dopo gli ultimi giorni e le ultime gare, di essere tornati in forma”. Sebastian Vettel si dice soddisfatto del secondo tempo in qualifica ad Austin, a soli 60 millesimi da Hamilton. “È sorprendente essere così vicini, non ce l’aspettavamo, ma meglio così” aggiunge il ferrarista, che però domenica dovrà partire quinto per la penalizzazione ricevuta ieri: “Ma saprò come comportarmi”.

PARLA LEWIS — Lewis Hamilton si gode la pole: “Era molto importante su questa pista - ha detto l’inglese - eravamo molto vicini, sapevamo che ci voleva un giro davvero solido, il primo era stato discreto ma non abbastanza buono, il secondo è stato quel pochino meglio che mi ha consentito di raggiungere questa pole ma potevo fare di più”.

PARLA KIMI — Dovrà guardarsi da Kimi Raikkonen, che ha disputato la Q2 con le ultrasoft e dunque sarà l’unico delle prime due file con la mescola più morbida: “E quindi attaccherò perché non ho nulla da perdere”. “Ancora veloce a 39 anni? In realtà forse sono stato un pochino troppo lento ma alla fine va bene così, è stata una giornata molto positiva, ci siamo avvicinati molto, la posizione non è quella ideale ma ci riproveremo domani, la gara è lunga”.

Gasport

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21/10/2018 23:24

Austin, trionfa Raikkonen. Hamilton 3°, titolo rinviato. Vettel 4°

La Ferrari vince il GP degli Usa col finlandese che precede Verstappen e l’inglese,
che per l’aritmetica non è campione dato il quarto posto del tedesco,
giratosi al primo giro in un incidente con Ricciardo


Ha vinto la Ferrari di Kimi Raikkonen davanti a Max Verstappen e Lewis Hamilton: il GP degli Usa ha rimandato i giochi per il Mondiale almeno di altri sette giorni. Niente da fare per l’inglese della Mercedes che stavolta, malgrado la pole, non ha tratto beneficio da una sosta anticipata per sostituire le gomme. La sosta supplementare ha dato via libera alla Ferrari del finlandese e alla Red Bull dell’olandese, e il quarto posto di Sebastian Vettel ha rinviato tutti i discorsi (almeno) a Città del Messico.

KIMI 5 ANNI DOPO — Il Mondiale mancato da Hamilton è la notizia più grande arrivata da Austin, accanto alla vittoria della Ferrari di Raikkonen: Kimi non vinceva dal GP d’Australia del 2013: dopo 5 anni, a 4 GP dalla fine della sua storia col Cavallino, si è tolto una grande soddisfazione. E aumentato i rimpianti della rossa e di Vettel, che in questo weekend avrebbe potuto senza dubbio prendersi 25 punti per infastidire un po’ di più Hamilton.

GRAN KIMI AL VIA — Allo start è stato un fulmine Kimi, bravissimo a resistere al tentativo di chiusura di Hamilton e bruciare l’inglese alla prima curva. Dietro un contatto tra più vetture, in particolare tra Grosjean e Leclerc, Alonso e Stroll. Ma è stato cruciale soprattutto il testacoda di Sebastian Vettel, che ha attaccato Ricciardo, lo ha infilato, portato all’esterno e nella manovra i due si sono toccati: ci ha rimesso di più il tedesco che è finito in testacoda e si è ritrovato in retrovia in 14ª posizione, situazione aritmeticamente perfetta per Hamilton.

RICCIARDO FUORI — Raikkonen, scattato con le ultrasoft, ha sfruttato la mescola più morbida per accumulare un po’ di margine sulle due Mercedes e su Ricciardo. La gara di quest’ultimo però è durata poco: al 10° giro la sua Red Bull si è ammutolita per l’ennesimo, amaro ritiro per problemi di affidabilità. Approfittando della Virtual safety car per rimuovere la sua vettura, in Mercedes hanno deciso di anticipare la sosta di Hamilton, che ha montato le gomme soft per andare verosimilmente fino alla fine.

SOSTE — Intanto da dietro Vettel è risalito, e al 21° giro è proseguita la girandola delle soste con Raikkonen che ha lasciato la testa ad Hamilton per la sua sosta. È poi toccato a Bottas e Verstappen, che al via è stato bravo a stare lontano dai guai risalendo poi subito tra le posizioni che contavano. Ultimo a sostituire le gomme Vettel, che dopo la sosta si è ritrovato 5°. Tutto finito? No, perché la sosta anticipata di Hamilton non si è rivelata la mossa perfetta: l’inglese è stato infatti costretto a una sosta ulteriore per via del degrado delle gomme. È tornato in pista quarto dietro a Raikkonen, Verstappen e Bottas prima che il compagno si facesse da parte.

EMOZIONI FINALI — Il finale è stato così un grande gioco per il piazzamento decisivo per la classifica. Raikkonen, Verstappen e Hamilton si sono ritrovati vicini, più a distanza Vettel ha cercato l’assalto a Bottas. Con Vettel 5°, Hamilton ha cercato il sorpasso che gli avrebbe dato il titolo, ma Verstappen ha tenuto durissimo senza dargli spazio. Vettel ha comunque escluso ogni pericolo passando Bottas. Tra sette giorni in Messico, Lewis avrà il secondo match point.

Giusto Ferronato

Fonte: Gazzetta dello Sport
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21/10/2018 23:26

Formula 1, Hamilton: “Gran lavoro di Kimi. Speravo di far meglio”

L’inglese, piazzatosi terzo in Texas: “La Ferrari si è ripresa alla grande.
Sono contento per il podio, ora dobbiamo spingere per la prossima settimana”



“Congratulazioni a Kimi Raikkonen. Oggi ha fatto un lavoro fantastico, senza commettere errori. Grande partenza e poi ha gestito alla perfezione. La Ferrari si è ripresa alla grande, siamo sempre vicini e dobbiamo spingere anche la prossima settimana”. Così Lewis Hamilton, piazzatosi al terzo posto ad Austin, si è complimentato con il finlandese della Ferrari vincitore del GP degli Stati Uniti.

DUELLO CON VERSTAPPEN — Negli ultimi giri della gara, Hamilton è stato protagonista di un bel duello con Verstappen: “Anche Max ha fatto un gran lavoro. Alla fine ho faticato, anche se speravo di far meglio”.

STRATEGIA MERCEDES — Sull’andamento della gara, Lewis ha dichiarato: “La prima sosta? C’era quella finestra molto ristretta per la sosta ai box, non sono sicuro sia stata la giusta strategia. Ma è sempre difficile perché puoi fare la differenza solo quando hai la gomma molto nuova e quando hai 12 secondi di distacco, una volta che chiudi il gap non ti rimane niente. Sono contento per la terza posizione”.

Gasport

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21/10/2018 23:29

Raikkonen: “Felice, vittoria di squadra”.
Vettel: “Non è un bel periodo”

Il finlandese della Ferrari si gode il trionfo: “Grande weekend e la macchina è andata bene”.
Il tedesco deluso: “L’incidente con Ricciardo? Non sono certo sia tutta colpa mia, gli ho messo pressione,
lui non mi ha visto e c’è stato il contatto. Sono contento per Kimi”



“Abbiamo vinto tutti insieme. È stato un gran weekend e la macchina è andata piuttosto bene. Sono riuscito a partire bene, poi ho spinto al massimo”. Kimi Raikkonen è tornato alla vittoria nel GP degli Usa cinque anni dopo il trionfo precedente: un successo meritato davanti a due piloti di grande classe come Max Verstappen e Lewis Hamilton, niente male 39 anni suonati. “Ovviamente la vittoria mi rende maggiormente felice rispetto ad un secondo posto, sono contento e più tardi festeggerò - ha dichiarato Kimi - nel finale di gara le gomme non erano nelle migliori condizioni e Verstappen ha avuto l’occasione per attaccarmi. Ma siamo riusciti a tenere una velocità regolare negli ultimi giri”.

MOSSA GIUSTA — Alla fine l’essere partito con le ultra soft e aver sostituito le gomme più avanti rispetto alla Mercedes si è rivelata la mossa vincente. “Siamo riusciti a rientrare al momento giusto per poi avere abbastanza gomme nel finale di gara. È stato un atto di equilibrio e ce l’abbiamo fatta: siamo riusciti a vincere”.

VETTEL DELUSO — Sebastian Vettel ha chiuso 4° e ancora una volta con tanti rimpianti, per l’errore che gli è costato una penalità nelle prove libere del venerdì e per l’incidente con Ricciardo al via: “Non è un periodo facile, ma i risultati e le gare fanno parte del quadro. Ci sono anche un po’ di cose diverse rispetto al passato, ma nulla che non si possa superare. L’incidente con Ricciardo? Non sono sicuro si stata colpa mia, volevo metterlo sotto pressione per la curva successiva, lui mon mi ha visto e c’è stato un contatto. Per me è stato lo stesso problema, ho perso tutte le posizioni. Sono deluso per la mia gara e per il team, ma sono contento per Kimi. Questa è stata una gara importante per noi, avevamo un buon passo. Siamo tornati indietro per alcune cose e sembra abbiano funzionato meglio” ha concluso.

DEDICATA A CASANOVA — “La vittoria è dedicata a Daniele Casanova, un ingegnere che è mancato la settimana scorsa. E’ lassù con noi”. Così Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, intervenuto ai microfoni di Sky dedica la vittoria di Raikkonen ad Austin all’ingegnere di 48 anni scomparso per un malore improvviso la scorsa settimana.

Gasport

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